Manierismo contemporaneo. La mostra dei bn+BRINANOVARA a Milano

Che cosa accomuna la pittura cinquecentesca di Pontormo e le sperimentazioni di un giovane duo di artisti? La risposta è nelle opere in mostra alla galleria Giovanni Bonelli di Milano

Attivi con il nome bn+BRINANOVARA dal 2017, gli artisti Giorgio Brina (Milano, 1993) e Simone Novara (Milano, 1994) sono i protagonisti della nuova mostra della galleria Giovanni Bonelli di Milano. Antologia delle apparizioni, questo il titolo della rassegna, presenta un ciclo di nuovi dipinti di grande formato, in cui i bn+BRINANOVARA si confrontano con la tradizione pittorica italiana decostruendola e interpretandola in un’astrazione fortemente calibrata.

bn+BRINANOVARA, Antologia delle apparizioni, installation view at Galleria Giovanni Bonelli, Milano, 2023

bn+BRINANOVARA, Antologia delle apparizioni, installation view at Galleria Giovanni Bonelli, Milano, 2023

LA MOSTRA DI BN+BRINANOVARA A MILANO

È “composizione”, infatti, la parola d’ordine dei bn+BRINANOVARA. Il punto di partenza per questo ciclo di opere, dopotutto, è uno dei maggiori esempi compositivi della storia dell’arte italiana: la Deposizione, dipinta da Pontormo nel 1528. Uniche sopravvivenze di questo celebre dipinto sono gli arti che costellano le tele del duo milanese: mani e piedi diventano così punti fermi all’interno di un’esplosione di forme e colori che permettono di individuare, come scrive Stefano Castelli nel testo critico che accompagna la mostra, “un’idea contemporanea di Manierismo inteso come compresenza di piani temporali e di stili”.

bn+BRINANOVARA, 2022, Mizuno, 250x200cm, olio, acrilico e spray su lino, courtesy Galleria Giovanni Bonelli e gli artisti

bn+BRINANOVARA, 2022, Mizuno, 250x200cm, olio, acrilico e spray su lino, courtesy Galleria Giovanni Bonelli e gli artisti

LE OPERE DEI BN+BRINANOVARA

In un allestimento privo di un percorso predeterminato ma non di soluzioni espositive audaci, ciò che più colpisce è proprio la capacità del duo di coniugare stili e forme pittoriche estremamente diversi fra loro, pur mantenendo una coerenza inappuntabile: sulla tela, infatti, coesistono campiture di colori stratificati, elementi grafici pseudo-tridimensionali, figurazione, mascherature, disegno. Una tale complessità formale, unita a una così equilibrata capacità di giustapposizione, rende difficile trovare precedenti: concentrandosi su una porzione del dipinto si è tentati di notare una gestualità informale, eppure basta spostare lo sguardo di qualche centimetro per notare elementi biomorfi alla Yves Tanguy o tracce di bombolette spray. Le tele dei bn+BRINANOVARA sono il risultato di un processo creativo stratificato (concettualmente non lontano da quello di Willem de Kooning), da cui emerge la sintesi di due sensibilità che diventano necessariamente indistinguibili.

Alberto Villa

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Alberto Villa

Alberto Villa

Nato in provincia di Milano sul finire del 2000, si occupa di arte contemporanea scrivendo per magazine di settore e curando mostre. Si laurea in Economia e Management per l'Arte all'Università Bocconi con una tesi sulle produzioni in vetro di…

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