Sei artisti contemporanei reinterpretano i musei di Bologna

Sei artisti sono stati invitati a Bologna a visitare i musei della città, a studiarne le collezioni, a parlare con i professionisti che ci lavorano. Ne sono nate opere d’arte contemporanea che riflettono sul patrimonio di Bologna, ora in mostra al MAMbo

Il MAMbo di Bologna apre per l’autunno 2022 una nuova mostra collettiva. S’intitola The Floating Collection ed è curata dal direttore del museo, Lorenzo Balbi, insieme a Caterina Molteni.
In mostra sei artisti contemporanei internazionali, Alex Ayed (Strasburgo, 1989), Rä di Martino (Roma, 1975), Cevdet Erek (Istanbul, 1974), David Jablonowski (Bochum, 1982), Miao Ying (Shanghai, 1985), Alexandra Pirici (Bucarest, 1982), a cui viene chiesto di reinterpretare e rileggere le opere dei musei e delle collezioni civiche bolognesi.
L’idea alla base della mostra è quella di dare spazio al dibattito internazionale sulle collezioni, sugli oggetti d’arte, sulla possibilità dei musei di riconsiderare il loro modo di esporre e di raccontare il patrimonio storico-artistico di un Paese.
L’idea è quella di contrapporsi a un’idea di museo moderno occidentale che si basa sull’impostazione enciclopedica e catalogatoria”, spiega la curatrice Caterina Molteni, e quindi propone tendenzialmente delle narrazioni univoche sulle proprie collezioni. Invece la collezione fluttuante rimane aperta a variazioni di lettura e a più significazioni”.

The Floating Collection, exhibition view, Rä di Martino, Moonbird, 2022, Still da video con musica originale e libretto di Mauro Remiddi. HD video, stereo sound, 25’ produzione di MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna; Azienda Speciale Palaexpo | Mattatoio – Roma, coprodotto da Fondazione Merz, Torino-Palermo; Triennale Milano, Milano; Snaporazverein, CH. Si ringraziano inoltre per il supporto Galleria Valentina Bonomo, Roma; Galleria Monica De Cardenas, Milano – Zuoz. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ph. Ornella de Carlo, Courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

The Floating Collection, exhibition view, Rä di Martino, Moonbird, 2022, Still da video con musica originale e libretto di Mauro Remiddi. HD video, stereo sound, 25’
produzione di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; Azienda Speciale Palaexpo | Mattatoio – Roma, coprodotto da Fondazione Merz, Torino-Palermo; Triennale Milano, Milano;
Snaporazverein, CH. Si ringraziano inoltre per il supporto Galleria Valentina Bonomo, Roma; Galleria Monica De Cardenas, Milano – Zuoz. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ph. Ornella de Carlo, Courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

SEI ARTISTI IN MOSTRA AL MAMBO DI BOLOGNA

Agli artisti di The Floating Collection è stato proposto di trascorrere un periodo di residenza nella città di Bologna per vivere a stretto contatto con spazi dei musei e delle collezioni civiche bolognesi. A questo proposito sono stati coinvolti enti come il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale, le Collezioni Comunali d’Arte, la Pinacoteca Nazionale di Bologna e molti altri, al fine di dare agli artisti la possibilità di fare ricerca e soprattutto permettere loro di relazionarsi con i professionisti che lavorano quotidianamente sul patrimonio. A seguito di questo “momento di studio”, è stato chiesto agli artisti di “reagire” con una nuova produzione per proporre un discorso sulle collezioni che potesse raccontare la contemporaneità.
I sei artisti hanno attivato traiettorie di lettura diverse, utilizzando medium differenti (installazione, scultura, video) per dare voce a una molteplicità di significati che si contrappongono al silenzio delle opere da anni custodite all’interno dei musei e a cui gli artisti restituiscono una voce, una lettura nuova e contemporanea.
Il frutto di questo lavoro è racchiuso nelle opere commissionate e prodotte dal MAMbo ed esposte nella Sala delle Ciminiere del museo – si va da Colonne delle Curiosità, l’installazione architettonica site specific di Cevdet Erek, a Pilgrimage into Walden XII, Chapter one: The Honor of Shepherds, l’opera video dalla durata infinita di Miao Ying.

The Floating Collection, exhibition view, Opere di Alex Ayed, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ph. Ornella de Carlo, Courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

The Floating Collection, exhibition view, Opere di Alex Ayed, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ph. Ornella de Carlo, Courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

IL MAMBO DI BOLOGNA SEMPRE PIÙ MUSEO-LABORATORIO

Il viaggio di reinterpretazione che il museo bolognese affronta è la sintesi della spinta alla decolonizzazione che i musei e le istituzioni culturali dovrebbero promuovere.
The Floating Collection non vuole raccogliere oggetti, ma sceglie di raccogliere domande per rileggere il patrimonio culturale ‒ che in questo caso è quello di Bologna ma che potrebbe essere inteso come tutti i patrimoni culturali del mondo. Un progetto scalabile e applicabile anche altrove.
La visione fluttuante decisa da Lorenzo Balbi non si riferisce solo a questa nuova mostra, ma più in generale inquadra la direzione del MAMbo nella sua totalità.
Abbiamo pensato all’idea di un museo-laboratorio, un luogo pensato come possibile fucina di nuovi linguaggi e di nuovi contesti”, spiega Balbi. “L’idea è quella di sfruttare il lavoro e le capacità degli artisti contemporanei nell’inventare e nel creare queste nuove narrazioni”. Un’idea, tra l’altro, già ben incardinata nelle attività didattiche del museo bolognese.

IL CATALOGO DELLA MOSTRA AL MAMBO

Il catalogo della mostra ‒ curato da Caterina Molteni ‒ è costruito come un atlante: nelle ultime pagine si trova una mappatura dei luoghi che gli artisti e i curatori hanno visitato, e può essere utile anche al fine di guidare il lettore alla visita dei musei e delle collezioni bolognesi. Inoltre il libro ospita il lavoro di tre artiste/scrittrici che hanno prodotto ex novo altrettante narrazioni, con lo stesso concetto di studio, d’ispirazione e di ricerca con cui sono stati realizzati i lavori dei sei artisti in mostra.
Oscillazioni di significato, interpretazioni e reinterpretazioni dell’arte, utilizzo di media differenti, scelta di linguaggi diversi che si aprono a molteplici punti di vista. Così si pone, anche grazie a questa nuova mostra, il MAMbo di Bologna.

Gloria Vergani

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