Morto lo storico dell’arte, docente e curatore Luciano Caramel

Collezionista, amante dell'arte, è stato un critico militante e impegnato anche con grandi incarichi istituzionali. Ecco chi era Luciano Caramel

A dare l’annuncio a mezzo Facebook è il critico d’arte e giornalista Pietro Marino, che scrive: è scomparso, “oggi, Luciano Caramel (Como 1935), storico dell’arte moderna che ha prodotto innumerevoli studi e curato mostre fondamentali soprattutto nell’area dell’astrattismo europeo ed italiano – dalle avanguardie del primo Novecento ai movimenti del dopoguerra – a partire dal MAC, il Movimento italiano di arte concreta a cui ha dedicato un saggio importante nel 1984. Ma già nel 1979 aveva curato con Flavio Caroli una mostra molto importante a Milano, “Testuale” che raccoglieva gli autori e i movimenti che coniugavano in varie modalità immagini e scrittura. Mi è molto caro il catalogo relativo, che mi mandò con dedica e che credo di aver recensito. Ci eravamo conosciuti non ricordo quando e dove – certo prima degli anni in cui aveva insegnato storia dell’arte moderna all’Università di Lecce (1979-1982) e della Biennale di Venezia del 1982 di cui era stato commissario per l’Italia. (…) Aveva una cultura vasta e duttile, una attenzione raffinata ai nuovi movimenti, una scrittura elegante e rapporti umani coltivati con signorile empatia ed ironia”. E promette un ricordo più approfondito, in seguito.

CHI ERA LUCIANO CARAMEL

Storico dell’arte, nato a Como nel 1935, Caramel ha svolto anche numerosi incarichi istituzionali. Commissario alla Biennale di Venezia nel 1982 (manifestazione alla quale collabora anche nel 1970), e della Quadriennale di Roma nel 1993, fu anche direttore della Accademia Albertina di Torino, vicedirettore a Brera e, come ricorda lo stesso Marino, professore ordinario all’Università di Lecce. Collezionista e amante dell’arte, fu prolifico nella produzione di saggi e libri su artisti come Pino Pascali, Medardo Rosso, Antonio Sant’Elia. Tra i suoi progetti più noti e mitologici figura Campo Umano, evento che nel 1969, facendo il paio con quell’afflato che nel frattempo portava i poveristi ad invadere Amalfi o Genova, occupava la città di Como con interventi di arte pubblica effimeri. Nel 2022 è stato pubblicato il libro Scritti sull’astrattismo in Italia tra le due guerre, a cura di Francesco Tedeschi e promosso dal CRA.IT, che raccoglie gli scritti di Caramel sulla situazione artistica in cui i protagonisti di quel momento, da Reggiani, Soldati e Licini, a Melotti, Fontana, Veronesi, e i comaschi (Radice, Rho, Badiali, Galli) vicini al razionalismo architettonico di Terragni e Cattaneo, “emergono per la loro peculiarità creativa, come autori pienamente inseriti nel clima delle grandi trasformazioni in atto nell’arte della prima metà del secolo”, si legge nella sinossi.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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