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Fabio Sargentini

Fabio Sargentini nasce a Roma il 26 agosto 1939. È conosciuto come il gallerista d’avanguardia che più si è battuto per superare lo steccato tra le arti. Non solo pittura e scultura contemporanea, ma teatro, musica, danza hanno vissuto momenti esaltanti nella sua galleria romana L’Attico.
Nella sede di Piazza di Spagna, fondata nel 1957, si alternano difatti memorabili mostre sperimentali: Pascali, Kounellis, Pistoletto, Mattiacci... Nel 1968 Fabio sposta la galleria in un garage di via Beccaria rivoluzionando la concezione contemplativa dello spazio espositivo. La mostra dei cavalli vivi di Kounellis sancisce questo cambiamento epocale. Di lì a poco anche le gallerie di New York, incorporate nei grattacieli di Manhattan, si allineano e si trasferiscono nel quartiere di Soho dove assumono la dimensione del loft.
Nel garage, contemporaneamente a mostre di Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Sol Lewitt, Gino De Dominicis, Denis Oppenheim, Jean Tinguely e molti altri, Fabio organizza dei festival di musica e danza con musicisti e danzatori americani che aprono la strada della performance. Del 1969 è il festival Danza volo musica dinamite con Simone Forti, La Monte Young, Steve Paxton, Deborah Hay, Trisha Brown. Per molti di loro è la prima apparizione in Europa. Nel 1972 un secondo festival Music and dance in U.S.A. vede la partecipazione di Philip Glass, Steve Reich, Simone Forti, Yvonne Rainer.
Innumerevoli sono le mostre, le rassegne, i festival organizzati da Fabio Sargentini fino ad oggi, alternando l’attività di gallerista di avanguardia alla pratica teatrale e letteraria.
In occasione dei sessant’anni de L’Attico, Fabio Sargentini ha curato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la mostra Scorribanda.
Dal 1979 ad oggi è autore di diversi spettacoli tra cui spiccano Peter Pan (1979, Beat 72) e Ballerina (1979, Beat 72) primi lavori in Italia di teatro lirico concettuale. Tra le messinscena più recenti, a L’Attico, con coregia di Elsa Agalbato: Doppio Shakespeare. Otto personaggi per sedici interpreti (2007), Obliquo Pirandello (2010); Munch & Schiele, (2014); Vola via con me, Desdemona! (2015); Ti regalo un anello (2016); Toga e Spada (2017); Art will never die (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2018); Frenata sul Lungotevere (2023).
Sul versante letterario ha pubblicato: Diario per modo di dire (Edizioni Scheiwiller, 1995); Pescatore di Perle (Edizioni della Cometa, 2002); Diarietto teatrale (Edizioni della Cometa, 2005); Il mio doppio fuma l’oppio (Edizioni l’Obliquo, 2008); Perle coltivate (Edizioni L’Obliquo, 2011); Quirite malinconico, (Edizioni L’Obliquo, 2015). Sue poesie sono apparse su “Nuovi Argomenti”.

La morte di Richard Serra. Un ricordo del grande gallerista Fabio Sargentini

L’incontro a Roma con Joan Jonas nel 1972. La scultura a Spoleto. Un artista che era “un duro”. Fabio Sargentini ricorda Richard Serra

del 6 Aprile 2024