È morto l’artista Massimo Uberti. Aveva solo 58 anni

Noto per le sue grandi installazioni luminose, l'artista è morto a seguito di una lunga malattia la notte del 7 aprile nella casa di famiglia a Brescia

Lottava da tempo contro un tumore Massimo Uberti, scomparso nella sua casa di famiglia a Brescia la notte del 7 aprile 2024 a seguito di un peggioramento della malattia.
Nel corso della sua carriera, l’artista bresciano si è contraddistinto nel panorama artistico internazionale grazie alle sue composizioni luminose, realizzando opere pubbliche sia in Italia che all’estero. 

Massimo Uberti: la vita e la ricerca

Massimo Uberti nacque il 9 giugno 1966 a Brescia. Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, esordì agli inizi degli Anni ’90 come membro del gruppo di artisti dello Spazio Lazzaro Palazzi, movimento entrato a far parte dell’archivio del Museo del ‘900. 
Dopo una formazione come pittore, l’artista sperimentò la fotografia, ma solo nell’uso del neon trovò il linguaggio più adatto per esprimere la sua ricerca. Linee dritte e semplici davano forma ai primi ambienti luminosi, che poi si svilupparono in grandi sculture come Tendere Infinito, nell’ambito della mostra Dreams of the possible city, ospitata nel 2008 presso la Fondazione Stelline di Milano. Nel corso degli anni, Massimo Uberti ha realizzato diverse opere di Light Art, molte delle quali traggono ispirazione da disegni di città ideali, utopistiche, raramente portate a compimento, le cui linee e geometrie si intersecano trovando un’equilibrio e una forma nella realtà.

Massimo Uberti, Battistero d'oro© Brixen Tourismus. Photo Jan Hetfleisch
Massimo Uberti, Battistero d’oro © Brixen Tourismus. Photo Jan Hetfleisch

Massimo Uberti: la carriera 

Oltre ad essere stato elezionato dalla Commissione Europea per realizzare due workshop (a Milano e Berlino), Massimo Uberti è stato protagonista di diverse mostre – personali e collettive – in Italia e all’estero, come: Spazio Amato, ospitata alla Galleria d’arte Moderna di Roma nel 2015, e l’esposizione dell’opera Today I love you ad Amsterdam, Manchester, Ontario, Washington, Shanghai e Dubai, nonché l’esposizione di Drawing of Drawing durante il Miami Art Basel, sempre nel 2015. Nel 2018 realizzò Prospectum, in occasione delle Olimpiadi invernali in Corea del Sud; nel 2022 vinse il bando MiBACT per il Piano per l’Arte Contemporanea grazie al quale realizza Orbita per il Castello Gamba di Chatillon. Infine, per il riconoscimento delle sue opere di arte pubblica, viene esposta a RiyadhCittà Ideale, in occasione del NOOR Riyadh Festival.

Valentina Muzi 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più