Nasce a Roma Panetteria Atomica: spazio per mostre e performance in un vero forno. L’intervista

Ha aperto nell’estate a Roma uno spazio ibrido, aperto a qualsiasi possibilità creativa, che ogni tanto sforna anche del pane. Ne abbiamo parlato col suo co-ideatore, insieme a Arturo Passacantando e a Carla Ciffoni, GB Group, gruppo di performance art e associazione culturale

Panetteria Atomica non è una galleria, piuttosto potrebbe essere descritta come uno spazio autonomo dedicato alla sperimentazione artistica che saltuariamente sforna anche del pane”. Con queste parole Giordano Boetti di GB Group, gruppo di performance art e associazione culturale il cui altro componente è Leonardo Gualco, presenta il nuovo spazio anticonvenzionale in Vicolo San Celso a Roma, dove si trova la casa più piccola d’Italia (di appena 10 mq), oggi adibita a casa vacanze: in questo vero forno, il 21 ottobre s’inaugura questo visionario progetto con la mostra di Piero Passacantando, un artista interdisciplinare il cui lavoro si colloca tra pittura, musica, cucina, fermentazione e progetti di arte pubblica. Dello spazio e dei futuri programmi ne abbiamo parlato con GB Group, suo ideatore insieme a Arturo Passacantando e a Carla Ciffoni 

Come nasce lo spazio? 

Lo spazio inizialmente è stato concepito esclusivamente come studio del GB Group, gruppo di performance art e associazione culturale. Durante l’estate, il mio collega Leonardo Gualco ed io, Giordano Boetti, abbiamo aperto un dialogo con Arturo Passacantando e Carla Ciffoni, due nostri amici che stimiamo profondamente come curatori d’arte contemporanea e creativi, i quali ci hanno proposto di aprire lo spazio ad esibizioni ed eventi di vario genere. Siamo stati da subito entusiasti e grati che volessero collaborare con noi. Insieme a loro abbiamo dunque abbiamo deciso di creare e condividere un luogo di pura e libera espressione, uno spazio artistico al di fuori delle stantie regole del mercato dell’arte contemporanea. Vogliamo infatti costruire un luogo mutevole, dove artisti e visitatori possano godere di un ambiente accogliente nei confronti del diverso e della novità.

Panetteria Atomica, Roma

Panetteria Atomica, Roma

 Chi c’è dietro il progetto?  

Il GB Group è stato fondato nel 2015 a Londra e sin da quel momento ci siamo dedicati a produrre e curare performance nelle quali il pubblico svolge un ruolo centrale, in quanto è parte attiva nella realizzazione della performance. Recentemente abbiamo curato un’esibizione-performance alla quale abbiamo cominciato a lavorare due anni fa intitolata Bronzini, evento che ha inaugurato un nuovo capitolo della nostra produzione. Durante quest’occasione il pubblico, vari artisti coinvolti nel progetto, e il GB Group hanno collaborato per produrre un’azione artistica congiunta e unica. Cogliamo l’occasione per ringraziare gli artisti che hanno preso parte a questo progetto, ossia il duo formato da Lulù Nuti e Pamela Pintus (in arte LU.PA), e Pietro Ruffo.   

Chi siete? Cosa avete fatto prima? 

Arturo Passacantando è un curatore e regista romano. Nel 2016, insieme a Tommaso de Benedictis, ha fondato The Orange Garden: un collettivo che opera come galleria d’arte nomadica, producendo e curando esibizioni in varie località europee. L’idea che guida la programmazione è una riflessione su temi sociali, sull’arte come occasione di dialogo e coinvolgimento. La loro ultima mostra si è svolta in un centro sportivo abbandonato a Londra, dove l’artista Agnes si è esibita per 23 giorni consecutivi in una long durational performance dove ha incarnato una creatura ibrida, mezza umana, mezza cefalopode. Arturo si dedica anche alla regia, negli ultimi mesi ha co-diretto insieme a Carla uno show di cucina sperimentale che vede come protagonista Piero Passacantando. Carla Ciffoni è una creativa, fotografa e modella argentina, con origini italiane. Recentemente, l’evoluzione della sua pratica artistica l’ha portata a spostare le sue attenzioni dall’altra parte della telecamera. Il suo lavoro spazia dalla curatela, alla regia e alla produzione.

Panetteria Atomica, Roma

Panetteria Atomica, Roma

 Qual è il rapporto con il territorio e la città dove aprite?  

Panetteria Atomica ha la necessità di essere visitata e vissuta. La sua identità sarà delineata dal microsistema che verrà a crearsi all’interno di questo forno, le persone che entreranno all’interno di Panetteria saranno loro stesse parte di questa. Lo spazio è un ibrido destinato a mutare ed evolversi nel tempo. Questo perché Panetteria Atomica è un’entità nata nel 2021 e comprende che nella dinamicità risieda la virtù più alta della nostra epoca. Roma ha bisogno di un nuovo tipo di elasticità di pensiero, un cambio di marcia, di più diversità e di un pacato caos.  

Quali saranno gli ambiti artistici su cui lavorerete?  

Lo spazio è inteso per sperimentare mezzi e temi non convenzionali. Oltre a esibizioni e performance, Panetteria Atomica ospiterà workshop e reading group con artisti, ed altri eventi di vario genere. Sostanzialmente pensiamo non esista un genere o medium prediletto oggigiorno e che imponendosi una catalogazione o una specializzazione in un determinato ambito artistico, questi possa poi costituire una limitazione ed un ostacolo alla ricerca.  

Che tipo di programmazione ci sarà dopo questa prima mostra inaugurale? 

Dopo l’inaugurazione di A glimmer in Neptune’s eyes di Piero Passacantando, verrà intrapreso un percorso narrativo che si distacca dalla narrativa classica delle “gallerie”. Lo spazio sarà in continua trasformazione, prestandosi alle necessità dell’artista o del progetto che ospiteremo. Non vogliamo porci limiti nella nostra sperimentazione poiché il progetto nasce da una nostra necessità primordiale di rompere fuori dagli schemi dei nostri percorsi individuali e creare uno spazio collettivo dove possiamo esplorare e sviluppare qualsiasi concetto o idea che riteniamo interessante. 

-Claudia Giraud 

 

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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