Alle origini delle luminarie pugliesi. La mostra di Franco Dellerba in Salento

Pioniere dell’impiego delle luminarie nell’arte contemporanea, Franco Dellerba è in mostra al Castello di Copertino, in provincia di Lecce.

La poetica di Franco Dellerba (Rutigliano, 1949), in mostra al Castello di Copertino, è una miscela ben dosata di diversi elementi: la memoria della dimensione infantile, espressa attraverso l’originale rappresentazione del ludus; il costante riferimento alla cultura tradizionale della Puglia e alla società contadina; la ricerca antropologica sulle radici del Sud Italia; la libertà della fantasia resa attraverso la visione utopica, sprigionata in un percorso artistico che spazia tra differenti linguaggi – dalla pittura al disegno alla scultura, sperimentando, tra l’altro, l’uso della ceramica e della terracotta.

L’ARTE DI DELLERBA

Usando, fin dagli Anni Settanta, le lumiarie tipiche delle feste patronali, Dellerba valorizza, in chiave concettuale, il folklore della sua terra d’origine: la Puglia. E lo fa rappresentando, in modo essenziale e traslato, cavalli a dondolo, scale, sedie, oggetti impressi nella memoria del suo percorso esistenziale, che adorna, appunto, con luminarie, privandoli della loro funzionalità reale. Anche attraverso la serie di animali intagliati in legno, dalle vivaci cromie, presenti in mostra, Dellerba crea un mondo sostanzialmente ludico, nell’ottica della “fantasia al potere”, ma anche profondo e intenso, generando riflessione attraverso l’evocazione mnemonica.

Franco Dellerba. La Fuga. Exhibition view at Castello di Copertino, 2021. Photo Beppe Gernone. Courtesy l’artista

Franco Dellerba. La Fuga. Exhibition view at Castello di Copertino, 2021. Photo Beppe Gernone. Courtesy l’artista

ARCHITETTURE DI LUCE

È una sintesi estetica, quella di Dellerba, che risulta elegante, magnetica e dinamica. Lo si evince soprattutto nella serie dei cavalli a dondolo (privati del dondolo) che ‒ nivei e luminosi ‒ si rincorrono nella sala centrale del castello. Delle autentiche “architetture di luce”, come sottolinea il curatore Lorenzo Madaro. Coinvolgente è anche il video proiettato in una delle sale del castello, in cui la gallerista di fama internazionale Marilena Bonomo ‒ scomparsa nel 2017, alla quale si deve la fondazione della storica galleria Bonomo a Bari e la scoperta artistica di Dellerba ‒ descrive il lavoro dell’artista pugliese con entusiasmo e poesia.

Cecilia Pavone

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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