BAW – Bolzano Art Weeks: al via la prima edizione del festival diffuso in Sudtirolo

80 progetti diffusi per la città e 70 istituzioni coinvolte: fino al 3 ottobre 2021 BAW accompagna il pubblico alla scoperta della scena culturale altoatesina tra mostre, installazioni e progetti ospitati in gallerie, musei, atelier, spazi pubblici e privati, sedi storiche o appena aperte.

BAW – Bolzano Art Weeks intende raccogliere e dare impulsi, catalizzare e far esplodere le energie collettive per tanto tempo rimaste inattive, far seguire a mesi di chiusura settimane fertili di festosa apertura, ritornare alla vita urbana per esplorare la città nella sua complessità e varietà per rendere di nuovo l’arte un’esperienza di produzione e fruizione per molti, dopo un periodo particolarmente difficile di isolamento e forzata immobilità“. Così la curatrice Nina Stricker descrive BAW – Bolzano Art Weeks, la nuovissima rassegna da lei fondata che catalizza in un unico evento le iniziative delle più interessanti realtà della scena culturale altoatesina. Organizzata da Cooperativa 19 e da Südtiroler Künstlerbund con il sostegno delle ripartizioni Cultura Italiana e Cultura Tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige, la manifestazione ha inaugurato lo scorso 24 settembre e si svolge fino al 3 ottobre 2021, quando si concluderà con un finissage ospitato nel nuovo spazio eventi H1 di Fiera Bolzano.

LA PRIMA EDIZIONE DI BAW – BOLZANO ART WEEKS

In dieci giorni si concentrano oltre 80 progetti espositivi diffusi fra gallerie, musei, atelier, spazi pubblici, privati e temporanei, resi possibili grazie alla collaborazione tra più di 70 istituzioni, associazioni e artisti che operano sul territorio. Oltre alle mostre in corso in realtà come Museion, ar/ge Kunst, Foto Forum e Fondazione Antonio Dalle Nogare, BAW mette in scena installazioni site specific e progetti di arte pubblica: tra gli highlights, l’arazzo di grandi dimensioni Recycled Brain di Christian Fogarolli al Parkhotel Laurin,prodotto a seguito di una residenza assieme al maestro tessitore Giovanni Bonotto, l’installazione partecipativa DISCO FOR ONE dell’artista greca Maria Papadimitriou davanti al Teatro Comunale di Bolzano in omaggio alle musiche di Giorgio Moroder, la mostra Art and Textile nella sede di Lottozero, l‘Open Studio di Marcello Jori a cura di Kathrin Oberrauch e la performance TIME INFLUENCE (Chess Flu) di Stefano Cagol. Quest’ultima consiste in una sorta di partita a scacchi giocata su una scacchiera monumentale, pensata come metafora della sovversione del tempo nella sua dimensione individuale, collettiva e universale. E ancora le opere di Elisabeth HölzlArnold Mario dall’O Stefano Bernardi presso Maria Heim, cooperativa orientata alla promozione della cultura tedesca e ladina, le fotografie di Ulrich Egger al Castel Hörtenberg e i lavori di Christian Martinelli, Franziska Schink e Antonio Villa in luoghi recentemente riaperti, come Palais Campofranco e altre sedi storiche, culturali e commerciali. Un evento che fa della collettività la parola d’ordine, accompagnando il pubblico alla scoperta anche di una Bolzano meno conosciuta. E che ambisce, nelle prossime edizioni, a valicare i confini della città, diventando una manifestazione espansa su tutto l’Alto Adige.

– Giulia Ronchi

BAW – Bolzano Art Weeks
Fino al 3 ottobre 2021
Bolzano, sedi diffuse
Programma completo:
https://www.bolzanoartweeks.com/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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