Banca Generali acquisisce opere di Rosa Barba e Lara Favaretto. Da vedere nella sede di Milano

Con queste due ultime acquisizioni termina il percorso triennale di BG Art Talent guidato dal curatore Vincenzo De Bellis. E per il futuro, possiamo aspettarci un nuovo spazio espositivo firmato Banca Generali ad arricchire il movimentato panorama culturale milanese?

Si chiude con la terza edizione BG Art Talent, il progetto di acquisizioni di opere d’arte contemporanea curato da Vincenzo De Bellis per Banca Generali. Il format, nato nel 2018, ha visto come protagonisti gli artisti italiani Linda Fregni Nagler il primo anno, Francesco Arena e Enrico David nel 2019 e, infine, Rosa Barba (Agrigento 1972, vive a Berlino)e Lara Favaretto (Treviso, 1973, vive a Torino);una selezione, quest’ultima, che risale al 2020 ma che per questioni organizzative legate alla pandemia si è potuta annunciare solo ora. L’occasione cade in un momento propizio per Milano: nei frenetici giorni di Supersalone e Fuorisalone, infatti, le nuove acquisizioni di Banca Generali sono visitabili presso BG Training & Innovation Hub, spazio multimediale di via Achille Mauri, dove rimarranno esposte fino al 30 giugno 2022.

Language Infinity Sphere by Rosa Barba

Language Infinity Sphere by Rosa Barba

ROSA BARBA E LARA FAVARETTO PER BANCA GENERALI

Tra le artiste italiane più riconosciute a livello internazionale, Rosa Barba e Lara Favaretto sono le ultime partecipanti di BG Art Talent, un progetto nato “per promuovere le voci più influenti, tra quelle delle giovani generazioni, della produzione artistica contemporanea Italia”, come ha precisato il curatore Vincenzo De Bellis, Direttore del Walker Art Center di Minneapolis. Le due opere, seppur differenti per materiali e tecniche impiegate, sono tuttavia accomunate da una gestualità performativa avvenuta durante la loro realizzazione: Language Infinity Sphere (recording) di Rosa Barba è un dipinto in lino print su tela del 2018, che l’artista ha creato muovendo sul supporto una sfera che imprimeva un alfabeto. Il risultato di questo movimento ripetuto è una costellazione di lettere randomiche che formano nuove un nuovo linguaggio: una “ribellione dell’io”, secondo le intenzioni dell’artista, contro la rarefazione e la dimensione volatile e digitale che sempre più caratterizza il mondo contemporaneo. Squeezing è invece una installazione in cemento e ferro creata da Lara Favaretto nel 2014, ottenuta attraverso lo stampo di oggetti che l’artista ha premuto sulla sua superficie mentre il cemento era ancora fresco. In questo modo, solidificandosi, il materiale ha “congelato” non solo i gesti compiuti, ma anche gli stati d’animo dell’artista e la transitorietà di un momento.

Squeezing by Lara Favaretto

Squeezing by Lara Favaretto

LA COLLEZIONE DI BANCA GENERALI SECONDO VINCENZO DE BELLIS

Storicamente le banche e le famiglie dei banchieri sono state un motore formidabile per l’arte e la sua produzione. È chiaro che nell’età contemporanea il discorso cambia, però possiamo affermare che sono delle realtà capaci di mettere in circolo delle dinamiche economiche importanti anche per il settore creativo. Non a caso, tante banche danno vita a delle fondazioni che hanno scopi puramente culturali”, ha spiegato ad ArtribuneVincenzo De Bellis, interrogato sul rapporto tra la banca e l’arte oggi. “Che le banche siano vicine alla cultura, in generale, è un segnale positivo. Se anche Banca Generali aprisse uno spazio espositivo ne sarei ben felice, perché le cinque opere collezionate nell’arco di questi anni hanno rappresentato un percorso strutturato. È stata questa la strategia: non fare acquisizioni a tappeto, bensì selezionare un pezzo molto significativo di un solo artista per dar vita a una raccolta di qualità composta nel tempo. Il percorso triennale affrontato con Banca Generali si conclude oggi. A loro spetterà la decisione se proseguire e con che modalità”. Nei prossimi anni potremmo quindi aspettarci uno spazio espositivo targato Banca Generali e dotato di una propria collezione aperta al pubblico, presumibilmente su modello di Gallerie d’Italia. Anzi, data la propensione per le ultime tendenze dimostrata dalla prima, sarebbe ancora meglio differenziare del tutto la proposta e dar vita a un nuovo format, in una Milano in cui l’offerta culturale va sempre più diversificandosi in un crocevia di realtà pubbliche e private.

– Giulia Ronchi

Rosa Barba e Lara Favaretto
Fino al 30 giugno 2022
Milano, BG Training & Innovation Hub
Via Achille Mauri, Milano
www.bancagenerali.com

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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