Nuovi spazi a Milano. Aprono la Galleria Gaburro e la Galleria Eduardo Secci

La ripartenza delle attività post lockdown vede il mondo dell’arte italiano, in particolare milanese, alle prese non nuove aperture: in città arrivano infatti la Galleria Gaburro (da Verona) ed Eduardo Secci (da Firenze)

Aprire, chiudere, lanciarsi in nuove sfide, attendere che passi la crisi: un po’ come Amleto in balia del suo dilemma “essere o non essere”, anche i galleristi (a dire il vero tutti gli imprenditori di ogni settore produttivo) nell’ultimo anno si sono ritrovati a fare i conti con la pandemia e a prendere decisioni sul loro futuro. Alcuni hanno ridimensionato le proprie attività, altri hanno deciso che questo potesse essere il momento giusto per fare un salto, per cambiare, perché i tempi sono mutati e bisogna adattarsi alla nuova temperie storica. A questi cambiamenti sta assistendo la città di Milano, dove pochi giorni fa ha aperto il nuovo spazio della veronese Boxart – nata nel 1995 dalla volontà di Giorgio Gaburro e portata avanti dalla figlia Cecilia –, che inaugura così il suo nuovo corso con il nome di Galleria Gaburro: “in un momento di difficoltà economica, segnato da tante chiusure nel settore abbiamo deciso di investire in un nuovo progetto nel cuore del capoluogo lombardo, capitale della moda, del design e della finanza, da sempre incubatore di creatività e città contemporanea vocata all’internazionalità”, spiegano i galleristi. Lo stesso “mood” lo troviamo anche nella scelta di un altro gallerista con base a Firenze, Eduardo Secci, che il prossimo 3 giugno nel capoluogo lombardo aprirà la sua seconda galleria d’arte, anzi due: la Eduardo Secci e NOVO, che occuperanno alcuni spazi del palazzo che ha precedentemente ospitato la Lisson Gallery, a pochi passi dal Cenacolo di Leonardo Da Vinci.

Futura sede di Eduardo Secci NOVO Milano, Foto The Knack Studio, Courtesy Eduardo Secci - NOVO

Futura sede di Eduardo Secci NOVO Milano, Foto The Knack Studio, Courtesy Eduardo Secci – NOVO

NUOVE APERTURE A MILANO: LA SECONDA SEDE DI EDUARDO SECCI 

“L’apertura di questa seconda sede nasce da una necessità che è poi diventata virtù”, racconta ad Artribune Eduardo Secci. “Ho sempre lavorato molto con l’estero e ho sempre fatto fiere in tutto il mondo. Il lockdown ovviamente mi ha costretto a casa e ho dovuto creare un nuovo modo di lavorare; l’apertura a Milano rappresenta un modo per avvicinarmi al centro italiano dell’arte contemporanea, permettendomi così di avvicinarmi alla maggior parte dei miei collezionisti italiani”. Una scelta, quella di aprire una nuova galleria in questo momento storico, che potrebbe sembrare atipica o addirittura azzardata, ma secondo Secci è proprio questo il momento giusto per mettersi in gioco e dare e darsi risposte e nuovi obiettivi: “per me era importante farlo adesso per dare un segnale forte”, sottolinea il gallerista, “era importante far vedere che la Eduardo Secci crede nel futuro. Gallerie come la nostra (ovvero giovani non più giovani ma che si approcciano a fare il grande salto) sebbene abbiano uno staff importante e artisti importanti, vengono ancora viste ‘male’ perché non hanno ancora una storia alle spalle, e quindi non sono considerate ancora mostri sacri, e perché non sono più una novità. Quindi mentre molti decidono di chiudere o di ridimensionarsi, noi facciamo questo grande salto”.

Futura sede di Eduardo Secci NOVO Milano, Foto The Knack Studio, Courtesy Eduardo Secci - NOVO

Futura sede di Eduardo Secci NOVO Milano, Foto The Knack Studio, Courtesy Eduardo Secci – NOVO

EDUARDO SECCI E NOVO 

“Milano sarà per noi la continuazione e il miglioramento di Firenze”, continua Secci, “con una programmazione internazionale che dà spazio agli autori che rappresentiamo da anni e allo stesso tempo portando artisti nuovi con progetti inediti”. Oltre alla Eduardo Secci, il prossimo 3 giugno aprirà anche NOVO, spazio votato alla sperimentazione dei giovani artisti e, di fatto, disgiunto dalla galleria Eduardo Secci: “NOVO è una galleria a tutti gli effetti, con una propria vita, un proprio staff e una propria programmazione”, sottolinea il gallerista. Fino al 25 settembre, la Eduardo Secci Milano ospiterà la personale di Kevin Francis Gray (Armagh, 1972; vive e lavora a Londra e a Pietrasanta) a cura di Sergio Risaliti, mentre NOVO presenterà Radicalization Pipeline, personale di Theo Triantafyllidis (Atene, 1988; vive e lavora a Los Angeles). 

– Desirée Maida 

Milano // dal 3 giugno al 25 settembre
Kevin Francis Gray – a cura di Sergio Risaliti
Theo Triantafyllidis – Radicalization Pipeline
Eduardo Secci – NOVO
Via Bernardino Zenale 3
www.eduardosecci.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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