Fluidità di genere e femminismo. Due artiste in mostra a Roma
Si intitola “Double Fantasy” la nuova mostra che abita – letteralmente ‒ le stanze di Casa Vuota, a cura di Gaia Bobò. Le ricerche delle artiste Milica Ćirović e Ola Czuba dialogano con lo spazio, abbattendo qualsiasi tipo di barriera ed evocando atmosfere oniriche insieme a delicati atti di rivoluzione.
È sulle note di Double Fantasy che Casa Vuota si riappropria “della sua qualità originaria di spazio abitato e abitabile”, come sottolineano i direttori artistici Sabino de Nichilo e Francesco Paolo Del Re. Infatti, il tema della fluidità di genere che accomuna le artiste Milica Ćirović (Belgrado, 1984) e Ola Czuba (Lodz, 1984) immergono lo spettatore in uno scenario tanto familiare quanto rivoluzionario, dove i ruoli prestabiliti da una società dettata da un patriarcato ingombrante si ribaltano, evocando immaginari dai toni onirici e contraddittori. La sensualità di un fiore si incontra e si scontra con una sessualità celata dal giudizio altrui.
Un tableau vivant si trasmette su un datato televisore, proponendo una visione sacrale in diretta opposizione con la realtà. Una classica composizione fotografica si anima passando da un display all’altro, emulando e rimodulando vecchi cliché. In questa armoniosa sinfonia la mostra si pone come un “percorso di apparizioni e visioni allucinatorie, in cui la pretesa di coerenza e linearità identitaria si disgrega nella narrazione di una fluidità contraddittoria e irregolare”, scrive la curatrice Gaia Bobò.
‒ Valentina Muzi
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