Il Giardino dei Bisbigli. L’omaggio a Taranto di Ezia Mitolo

La relazione, la cura, l’ascolto, la vicinanza, il “tendere verso” una rinnovata autenticità della comunicazione in presenza nei difficili tempi della pandemia. Il tutto interpretato attraverso sculture cinetiche che dialogano idealmente sulla bellezza. È il “Giardino dei Bisbigli”, l’opera di arte urbana di Ezia Mitolo inaugurata sabato 30 gennaio a Taranto, al Mercato Nuovo di Porta Napoli.

Un giardino bizzarro, magnetico, dinamico,“psichico”, denso di riflessioni esistenziali e teso all’esplorazione della psychè nel rapporto con il sé autoriflettente e con il mondo fenomenico.

COME E DOVE ASCOLTARE L’OPERA A TARANTO

Animato da sculture cinetiche – che ritraggono figure antropomorfe, ispirate al mondo vegetale e animale, e proiettano le loro ombre attraverso un grande telo fluttuante e impalpabile – il Giardino dei Bisbigli è l’installazione di arte urbana creata site specific dall’artista pugliese Ezia Mitolo, fruibile domenica 31 gennaio tra le 18 e le 21, nell’ormai consueto rispetto delle norme anti-Covid.
L’opera si inserisce nell’ambito delle attività organizzate dall’hub culturale Mercato Nuovo, gestito dall’associazione Musicasetta, nella prospettiva della rigenerazione urbana realizzata attraverso l’arte contemporanea, situato nella zona periferica di Porta Napoli, tra i Due Mari e l’area industriale della città.

Ezia Mitolo, Il giardino dei bisbigli, 2021

Ezia Mitolo, Il giardino dei bisbigli, 2021

L’OPERA DI EZIA MITOLO AL MERCATO DI TARANTO

Il Giardino dei Bisbigli costituisce, dunque, un omaggio a Taranto e, come sottolinea la curatrice Cristina Principale, si propone come un intervento benaugurante per la città in tempi di pandemia.
L’installazione dinamica di Ezia Mitolo, realizzata sul portone d’ingresso di Mercato Nuovo, a mo’ di vetrina, nasce infatti dall’intento di far rivivere lo spazio, chiuso da tempo a causa del Covid, dalla profonda pulsione vitale nutrita dall’artista in un tempo di reclusione e solitudine forzate, e dall’esigenza di un ritorno al contatto fisico, autentico e di una comunicazione non filtrata dal virtuale. I bisbiglii, innestati su un tessuto sonoro di musica ambient, che Mitolo fa pronunciare alle sue sculture in movimento – intente a dialogare poeticamente tra loro sulla bellezza e sulla cura, all’interno del “giardino interiore” – presuppongono infatti la vicinanza, la comunicazione autentica, la relazione e l’ascolto reciproco.

Ezia Mitolo, Il giardino dei bisbigli, 2021

Ezia Mitolo, Il giardino dei bisbigli, 2021

L’ARTISTA EZIA MITOLO RACCONTA IL SUO GIARDINO DEI BISBIGLI

Il Giardino dei Bisbigli rappresenta, spiega Ezia Mitolo, “un ecosistema che rimette tutto in equilibrio”, interpretando la complessità delle dinamiche relazionali tra uomo-natura, uomo-uomo, uomo-città.
Il grande telo, che proietta le ombre ondeggianti, mutevoli e rarefatte delle sculture in movimento, rappresenta dunque un filtro tra “il dentro e il fuori di noi”, in un gioco dei limiti che disvela i meccanismi interiori della psychè, attraverso il dialogo interiore e la relazione con l’alterità. Dunque, come esorta il Candido di Voltaire: “Il faut cultiver notre jardin”, “bisogna coltivare il nostro giardino”.

– Cecilia Pavone

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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