Un’installazione luminosa a Venezia ci parla dell’innalzamento dei mari. Il programma di eventi

Parte del progetto Territorial Agency: Oceans in Transformation, questa installazione sulla facciata della chiesa di San Lorenzo ci ricorda dell’importanza della tutela dei mari. E c’è tutto un programma tra arte e scienza dedicato

Superate le iniziative a tema Covid, a Venezia si riparte da un progetto interdisciplinare per tornare a parlare di un’altra grande urgenza del nostro secolo: l’innalzamento delle acque e l’importanza della tutela dei mari, che sulla città lagunare hanno un impatto diretto (come abbiamo potuto vedere nello scorso novembre 2019). Tutto questo si condensa in Territorial Agency: Oceans in Transformation, commissionato da TBA21–Academy di Venezia e curato da Daniela Zyman. Il 19 maggio viene accesa un’installazione luminosa sulla facciata della chiesa di San Lorenzo: due led di luce pulsante che attraversano la facciata orizzontalmente, sospesi a tre metri e mezzo di altezza, indicano il livello a cui arriverà l’acqua della laguna secondo gli studi scientifici. Come dei segnali luminosi, i led segnano anche l’inizio del palinsesto di incontri e iniziative, il quale si svolgerà online in attesa dell’apertura vera e propria di Ocean Space a Venezia, prevista per il 27 agosto 2020. Nel frattempo, al pubblico viene data la possibilità di approfondire il progetto di ricerca alla base della mostra che verrà inaugurata all’interno dello spazio, incentivandolo a una maggiore consapevolezza ecologica.

OCEAN IN TRANSFORMATION: GLI EVENTI ONLINE

Il palinsesto di appuntamenti Oceans in Transformation si svolge dal 20 al 23 maggio 2020 su ocean-archive.org, la piattaforma digitale work in progress pensata come punto di riferimento per la ricerca sulla tutela ambientale. Gli argomenti si articoleranno su sette traiettorie (dal Mare del Nord al Mar Rosso, il medio Atlantico, la Corrente del Golfo, il Pacifico equatoriale, l’Asia Metropolitana, il Vortice dell’Oceano Indiano e la Corrente di Humboldt), che tracciano le interconnessioni dei processi ambientali ed economici in atto negli oceani, sottolineandone il cambiamento ecologico dovuto all’intervento umano. Ad accompagnare questa programmazione ci sarà Freq_wave, progetto sonoro commissionato da TBA21−Academy e curato da Carl Michael von Hausswolff che invita 84 importanti sound artists a mappare e unire i suoni degli oceani attraverso un’installazione interattiva originale. A ognuno di loro verrà assegnata una specifica frequenza e l’accesso a un archivio di registrazioni di suoni degli oceani proprio di ogni traiettoria, su cui potranno creare nuove tracce, messe poi online con una cadenza di 10 giorni. Il programma completo sarà trasmesso in streaming su ocean-archive.orge sui profili Facebook di TBA21 – Academy e Ocean Space.

-Giulia Ronchi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più