Biennale d’Arte di Venezia 2021, Melanie Bonajo rappresenta l’Olanda in un nuovo Padiglione

Ceduto il proprio Padiglione ai Giardini all’Estonia, l’Olanda approderà nel sestiere di Cannaregio, nella Chiesetta della Misericordia, con un progetto dell’artista Melanie Bonajo. È arduo parlare della prossima Biennale di Architettura, dunque proiettiamoci su quella d’arte del 2021

Un mese fa vi raccontavamo della scelta, da parte dell’Olanda, di lasciare il proprio Padiglione ai Giardini e quindi di trovare una nuova sede per la prossima edizione della Biennale d’Arte di Venezia, in programma da maggio a novembre 2021. Il motivo della decisione?  “È bello discostarsi da uno schema, senza negare ciò che abbiamo fatto in passato o ciò che faremo in futuro”, aveva dichiarato Eelco van der Lingen, direttore del Mondriaan Fund, ente responsabile e organizzatore della partecipazione olandese alla Biennale di Venezia. “Segnando una rottura con il passato, possiamo ricalibrare e creare un nuovo punto di partenza. È stato spesso detto che i Giardini riflettono un precedente equilibrio di poteri, ma nessun paese rinuncia al suo posto sul palco principale della Biennale. Allo stesso tempo, per una volta è un bene per noi uscire dalla nostra zona di comfort ed esplorare la libertà fuori dalle mura del Padiglione. Ciò offre inoltre alla partecipazione olandese l’opportunità di elaborare un piano che non deve tener conto del contesto di Rietveld, del Padiglione o dei Giardini”. A occupare il Padiglione ai Giardini sarà l’Estonia, mentre l’Olanda presenterà la propria mostra alla Chiesetta della Misericordia a Cannaregio, con l’artista Melanie Bonajo. 

IL PADIGLIONE OLANDA ALLA BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA 2021

 A rappresentare l’Olanda alla 59. Mostra Internazionale d’Arte di Venezia sarà quindi Melanie Bonajo (Herleen, 1978), artista olandese che utilizza video, performance, installazioni, musica e fotografia. I suoi film riflettono sullo “sviluppo e le connessioni tra intimità, progresso tecnologico, stigmatizzazione del genere e uguaglianza, femminismo, ecologia e sentimenti di alienazione”. Nei suoi documentari sperimentali, Bonajo utilizza l’umorismo e le situazioni messe in scena per raccontare le comunità che si trovano ai margini della società, presentati all’interno di installazioni progettate in collaborazione con il designer Théo Demans. Nel 2018, nell’ambito di Manifesta 12 a Palermo, Bonajo ha presentato a Palazzo Butera il video documentario Night Soil, incentrato sul controverso rapporto tra la popolazione occidentale e la natura.

LA BIENNALE DI VENEZIA 2021

Continua così a delinearsi il mosaico delle partecipazioni nazionali alla 59. Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, con alcuni Paesi che hanno già svelato i nomi degli artisti che li rappresenteranno in Laguna. Il primo Paese ad aprire le danze è stato la Nuova Zelanda, che a Venezia sarà rappresentata da Yuki Kihara; segue poi l’Australia con l’artista Marco Fusinato, il Canada con Stan Douglas, la Svizzera con l’artista di origini franco-marocchine Latifa Echakhch, la Francia con l’artista algerina Zineb Sedira, la Finlandia con Pilvi Takala e l’Islanda con Sigurður Guðjónsson. Quelle riguardanti gli artisti non sono però le uniche nomine che interesseranno la prossima Biennale d’Arte: Il 2020 infatti è iniziato con la nomina della curatrice italiana Cecilia Alemani a Direttore del Settore Arti Visive e l’elezione di Roberto Cicutto a Presidente della Biennale di Venezia. 

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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