L’eroe della Narrative Art Bill Beckley (Amburgo, Pennsylvania, 1946) recupera vecchie cartoline dal baule di una famiglia napoletana, le ingrandisce, risponde. Immagini e parole sono sullo stesso piano, passato e presente si affiancano. Negli esempi di vita datata entra in gioco il fascino di una società sognante nell’incubo delle guerre, l’ordinata moralità di ritratti posati in sorrisi smaglianti. Le risposte sono vissuto privato dell’artista, rese nelle forme oggi più canoniche di foto digitali e direct messages. La forma dell’opera non può prescindere dal contenuto e la sempre incoraggiata libertà d’interpretazione lascia emergere un quadro eterogeneo di spiegazioni e parafrasi possibili. Nessuno può sottrarsi al potere delle immagini, ma l’estetica del linguaggio proposto, fatto di orari di digitazione e icone da messaggistica istantanea, rischia di esaltare solo la tendenza attuale a un generale interesse per tutto ciò che è “social”. Ripetizione in stile, comfort zone, Neapolitan Holidays.
‒ Raffaele Orlando