Nasce a Torino Recontemporary, il primo club di videoarte in Italia

Lo spazio no profit per la videoarte sorge proprio sotto il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nasce da un’idea di Iole Pellion di Persano, collezionista e figlia dello storico gallerista torinese di arte povera

In origine era un blog di videointerviste e documentari sul mondo dell’arte contemporanea. Ora, dopo tre anni, l’associazione Recontemporary ha deciso di fare il grande passo e di aprire uno spazio espositivo nel centro storico di Torino – chiamato sempre Recontemporary – dedicato esclusivamente alla videoarte. “Questo spazio non profit e indipendente”, racconta la sua fondatrice e presidente Iole Pellion di Persano, curatrice, collezionista e figlia dello storico gallerista torinese Giorgio Persano, “vuole essere un ponte tra l’arte contemporanea e il pubblico a partire dal linguaggio video”.

RECONTEMPORARY A TORINO

Si tratta del “primo club di video arte in Italia”, come spiega ad Artribune Pellion di Persano, che “nasce con l’idea che a Torino mancava una realtà di questo tipo: se guardiamo al mondo d’oggi, la tendenza del contemporaneo è quella di avvicinarsi sempre più alle immagini in movimento. Ci sono state gallerie che hanno iniziato con una produzione solo video, ma per la difficoltà del mercato si sono poi dovute legare ad altri media. Noi come realtà non profit possiamo affrontare questo discorso, anche grazie al sostegno di donazioni e al sistema di tesseramento che ci dà supporto”. Situato a un passo dalla Mole Antonelliana – sede del Museo Nazionale del Cinema – e dall’Università degli Studi di Torino, è distribuito su due piani: al piano terreno c’è il salotto, un luogo di approfondimento per ospitare rassegne di video proiezioni, talk e conferenze pubbliche, allestito sempre in modo diverso grazie alla partnership con la storica azienda di design Gebrüder Thonet Vienna; nelle ex-cantine del palazzo, invece, si trova il basement (ancora in fase di cantiere e pronto per la prossima primavera), un luogo espositivo di 300 mq in cui organizzare mostre e performance in quello che un tempo era una fonderia. “Qui porteremo lavori di artisti importanti e riconosciuti perché abbiamo la possibilità di lavorare con grandi collezioni provenienti da Russia, Spagna e Olanda”.

L’IMPEGNO DI RECONTEMPORARY PER I GIOVANI ARTISTI

Ci sarà spazio anche per gli artisti giovani: “nel 2020, Recontemporary lancerà Rec Award, un premio internazionale e tematico dedicato a un’opera di un artista under 35 che esporrà poi qui. La call sarà aperta tra marzo e fine maggio”. Recontemporary è anche un progetto editoriale, legato alla videoarte e alla programmazione del Club, il Flipbook; ed educativo, con un calendario didattico rivolto ad alunni delle scuole medie inferiori curato da Giulia Turcati con Iole Pellion di Persano, e avviatosi con la prima mostra della stagione espositiva dello spazio, Order Act.I Eat the Rich- Kill the Poor, opera del collettivo spagnolo DEMOCRACIA, in corso fino al 26 ottobre. A seguire, dall’1 al 26 novembre, Recontemporary, in collaborazione con la galleria Florence Loewy di Parigi, presenta Risvolto di Camille Llobet che esporrà anche ad Artissima Telephone, in programma dall’1 al 3 novembre alle OGR. Successivamente, dal 28 novembre al 18 gennaio 2020, in concomitanza con il Torino Film Festival, presenterà Becoming Future, un progetto realizzato con Loop Barcelona, la fiera/festival spagnola dedicata alla video arte.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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