Second Life, i tappeti di Loredana Longo in mostra a Londra

La mostra Second Life, a cura di Marina Dacci, presenta la nuova serie di Carpets dell’artista all’interno del flagship store londinese di Saharai Milano, in coincidenza con la Frieze Week

In un momento così delicato come quello che sta attraversando la politica britannica agli sgoccioli con la Brexit, l’artista Loredana Longo (Catania, 1967) presenta una serie di tappeti orientali su cui ha “inciso” frasi iconiche, citazioni occidentali e slogan populisti, lanciando dunque dei messaggi che in questo contesto sono percepiti come imperativi. Il medium utilizzato per la scrittura è il fuoco e il gesto è controllato e rigoroso. La fiamma qui non annienta in maniera incontrollata, l’artista non lascia che prenda il suo corso e non ne subisce gli effetti, piuttosto la disciplina, la impugna come un’arma e con l’aiuto di mascherine, di lettering e di strumenti di misurazione, scava il manto fino a consumarlo completamente, ottenendo un contrasto netto. Le contraddizioni semantiche sono molte: frasi occidentali su tappeti orientali, violenza del fuoco contro delicatezza e sofficità del tappeto, rapidità della combustione versus la lentezza del procedimento artigiano nella tessitura di trama e ordito, una dimensione domestica (quella del tappeto) ed una pubblica (le citazioni).

Loredana Longo working in the studio, 2019 courtesy Loredana Longo

Loredana Longo working in the studio, 2019
courtesy Loredana Longo

I TAPPETI DI LOREDANA LONGO

Il tappeto è anche lo spazio dove si cammina e si vive, è l’elemento di conforto, ma è anche luogo di preghiera. Le frasi, attentamente posizionate dall’artista nel rispetto dei motivi decorativi e inserite armonicamente nel suo impianto compositivo, appaiono come mantra impossibili da evitare qualora posizionati sul pavimento, e potenzialmente diventano un quotidiano e costante invito a riflettere. È interessante anche notare come nell’epoca digitale in cui viviamo, l’artista ritorni all’uso primitivo del fuoco e ad un processo di scrittura lento e attento, come a ribadire l’importanza di quelle parole che ormai, ripetute all’infinito dai media, risultano altrimenti sbiadite nella nostra memoria.

SECOND LIFE DI LOREDANA LONGO A LONDRA

I tappeti di Loredana Longo sono molto diversi da quelli di seta preziosissima esposti nello spazio londinese di Sahrai. Sono tappeti semplici, più “cheap”, che nell’immaginario collettivo rimandano al mondo orientale. Essi diventano pagina testuale e, attraverso un’operazione di sintesi che la Longo ottiene dall’incontro tra oggetto tappeto e scrittura, parlano anche delle questioni del Mediterraneo, essendo il tappeto luogo di preghiera per i musulmani e oggetto d’arredo borghese nelle case occidentali. L’artista sembra dunque riesumare quelle frasi pronunciate da leader occidentali, ormai banalizzate e in un contesto storico-politico esasperato, per donargli una nuova vita ed un nuovo peso. La distruzione del fuoco azzera ogni legame precedente riportando tutto a un grado zero e i mantra diventano una necessità, oltre che individuale, anche collettiva. La sfera personale e quella pubblica si intrecciano ed è esattamente nelle contraddizioni che si risolve il lavoro, ritrovando un nuovo punto di incontro e aprendosi a un nuovo inizio.

– Rubina Romanelli

Londra // fino al 9 ottobre 2019
Loredana Longo – Second Life
A cura di Marina Dacci
Sahrai Milano
62 – 64 Brook Street, Mayfair

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Rubina Romanelli

Rubina Romanelli

Rubina Romanelli (Fiesole, 1981) discende dalla dinastia di scultori fiorentini Romanelli. Completati gli studi, nel 2004 si trasferisce a Londra dove per quattro anni è Gallery Manager della galleria Sprovieri e lavora tra gli altri con Ilya e Emilia Kabakov,…

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