Fra terra e cielo. Il Beverly Pepper Park a Todi

È intitolato a Beverly Pepper il primo parco umbro dedicato alla scultura contemporanea. Succede a Todi.

La città di Todi inaugura il primo parco monotematico di scultura contemporanea in Umbria, nonché il primo al mondo dedicato all’artista americana Beverly Pepper (New York, 1922). Una liaison forte con la comunità tuderte, che si concretizza in un percorso ascetico dove paesaggio, contesto storico-artistico e urbano si uniscono.
Chi è Beverly Pepper?”, domanda il curatore Joe Becherer. “È una studentessa coraggiosa, un direttore artistico, una coraggiosissima madre e scultrice, fiera cittadina di Todi. Ci sono molti parchi e giardini pubblici ma pochissimi sono dedicati a un unico artista. Questo è un regalo di Beverly Pepper fatto di idee e di ispirazioni sulla temporalità, su quello che fu fatto e una riflessione sull’individuo. Racconta l’amore per un posto, per un luogo, per una comunità. Responsabilità di Todi sarà quella di condividere con gli altri questo lavoro e farlo con la stessa dedizione e lo stesso affetto dell’artista”.

IL PARCO COME OPPORTUNITÀ

Il Parco è come una grande porta, che cela tante possibilità a coloro che vorranno aprirla. Sento di aver dato alla città una nuova energia, sento di aver trasmesso coraggio e vitalità.
Molte delle mie opere monumentali vanno verso il cielo, cercano un legame con il paesaggio. Mi piacerebbe che accompagnino chi le guarda verso questa sensibilità, la percezione dello spazio che penetra l’osservatore attraverso la materia, la natura e la storia”, afferma Beverly Pepper.
Le opere che costellano il parco ripercorrono la sua intensa carriera in un itinerario che dialoga e si armonizza con le impronte storiche che contraddistinguono il suolo tuderte, dapprima etrusche, poi romaniche, medievali e infine rinascimentali, in un sentiero alberato che collega il Tempio di Santa Maria della Consolazione, la scalinata di San Fortunato, le mura e il Mastio della Rocca. Le sculture, ora in acciaio corten, inox, ferro e marmo, giocano con il paesaggio facendolo entrare nella densità delle forme geometriche e restituendolo al pubblico con una percezione spaziale nuova. Superfici levigate e riflettenti, forme aperte e chiuse, monumentalità e delicatezza caratterizzano i lavori che, in un continuo divenire, trovano il loro punto più alto con The Todi Columns, che ritornano a Todi dopo quarant’anni in forma di copia. Torri che toccano il cielo creando un ponte verso un’internazionalità prestigiosa che ora l’Umbria vanta. Nel parco anche le lunette in pietra serena, pietra locale, che disposte in specifici siti panoramici fungono da punti di sosta dove il fruitore – elemento attivo e fondamentale dell’operazione di riqualificazione del parco ‒ recupera la propria dimensione in relazione all’ambiente.

Beverly Pepper, Ingresso, 1967. Photo © Auro e Celso Ceccobelli

Beverly Pepper, Ingresso, 1967. Photo © Auro e Celso Ceccobelli

LA FONDAZIONE

La Fondazione nasce per tutelare e promuovere l’arte e i progetti di Beverly Pepper in Italia, questi gli obiettivi che abbracciano molte delle iniziative future alle quali stiamo già lavorando.
Un calendario di eventi culturali che valorizzerà e favorirà la fruizione delle numerose opere di Land Art dislocate nel territorio umbro e in quello nazionale, percorsi turistico-culturali che porteranno a vivere lo spazio pubblico/artistico in maniera consapevole e stimolante”, ha dichiarato Michele Ciribifera.
La Fondazione Progetti Beverly Pepper nasce nel 2018. Apertura, conservazione e informazione sono le parole chiave sulle quali si fondano le iniziative portate avanti da dicembre 2018 a oggi, in collaborazione con istituzioni, musei e associazioni. Tra le tante ricordiamo le mostre curate da Massimo Mattioli a Todi, Beverly Pepper tra Todi e il mondo, presso La Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo, inaugurata a dicembre 2018, e Art in the Open, inaugurata a maggio 2019 presso lo Spazio Thetis, a Venezia, in occasione della Biennale.

‒ Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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