“Panta rei”, tutto scorre, così affermava Eraclito. Questo il titolo della mostra allestita presso lo Studio legale Withers a Milano. Il visitatore si muove, al primo piano dello studio, tra spazi assai tradizionali: luoghi per riunioni, uffici. In ogni stanza, in tutto otto, c’è un dipinto di Titina Maselli. In fondo al corridoio parte una scala, che porta al piano superiore, dove si trova un grande terrazzo, che dà sui tetti del cuore di Milano. In fondo al terrazzo c’è l’installazione di ringhiere in ferro di Flavio Favelli. La mostra, fatta di opere da rintracciare, da scoprire, è accompagnata da un catalogo con i testi di Antonio Grulli e Massimo Minini.
È questa la seconda puntata del progetto Withers Meets Art, finalizzato a offrire una trasposizione dei valori aziendali mediante l’arte contemporanea. Così due mondi assai diversi tra loro sono posti in dialogo. Il lavoro di Titina Maselli, nata nel 1924 e scomparsa nel 2005, è legato alla pittura in senso tradizionale con un rimando evidente a una dimensione mobile, urbana, per certi versi scenografica. Mentre nella ricerca di Flavio Favelli, nato nel 1967, c’è un riferimento di natura temporale, in cui i diversi oggetti utilizzati acquistano, di volta in volta, finalità e destinazioni diverse.
‒ Angela Madesani