Il Tempo delle Donne 2019: il festival diffuso nei luoghi di Milano culmina in Triennale

I temi caldi di quest’anno sono il corpo e le tecnologie: numerose le iniziative che si sviluppano attorno ad essi, comprese mostre e attività culturali.

Dopo aver trattato, nelle precedenti edizioni, di lavoro, maternità (e di paternità), sesso e amore, uomini e felicità, Il Tempo delle Donne ha riaperto quest’anno i battenti con Corpi, la tematica attorno alla quale si sviluppa il ricco palinsesto. Il festival diffuso, che si svolge in diverse location di Milano fino al 15 settembre, è organizzato da Corriere della Sera e da La27esimaOra (il blog femminile della testata), con il patrocinio del Comune di Milano e la partecipazione di IO donna, Fondazione Corriere della Sera e l’associazione di imprese Valore D. Malgrado il nome, la manifestazione è rivolta a tutti: con centinaia di ospiti, cerca di ragionare attorno alle questioni e alle problematiche che attanagliano il presente. Oltre a talk, incontri con autori e simposi, in programma ci sono anche performance, spettacoli, concerti, laboratori (per bambini e non), competizioni sportive (con partite di calcio femminile) e attività culturali.

 I PRINCIPI DEL TEMPO DELLE DONNE

 Due punti ci sembrano particolarmente presenti e interessanti”, spiega Barbara Stefanelli, vicedirettrice del Corriere della Sera e direttore artistico della manifestazione, “il primo è filosofico: siamo sempre più consapevoli di come la nostra unione di mente e corpo sia oggetto (anzi: soggetto!) di una continua metamorfosi. E la metamorfosi porta con sé l’accettazione dell’imperfezione. Non esiste un codice unico di comportamento come non esiste un ideale superiore di bellezza e di forza: siamo tutti difettati, e dunque tutti perfetti”. E prosegue con una riflessione sull’impatto che tecnologia e scienza hanno e avranno sul nostro modo di vivere, anche a livello etico, “muovendo dal futuro che è già tra noi – macchine intelligenti, social, chip sottopelle, protesi – proviamo a capire come cambieranno non solo i nostri corpi, bensì pure la nostra anima o psiche”.

IL TEMPO DELLE DONNE: LE MOSTRE

Tra le mostre sparse in città che fanno parte de Il Tempo delle Donne ci sono Penelopi alla guerra con gli scatti di Mirko Cecchi, che racconta negli spazi di Chiamamilano la storia della maternità di donne migranti; A corpo libero, la collettiva della Galleria Après-Coup Arte, che considera il corpo nella sua accezione più ampia, come veicolo di vita, anima, sogno, magia e ragione, identità e smarrimento di essa. Nel circuito rientrano anche i principali spazi espositivi di Milano, come l’Hangar Bicocca con Remains, la retrospettiva dell’artista indiana Sheela Gowda, la quale espone sculture, stampe e materiali che veicolano i valori culturali legati alla sua cultura di origine; e la mostra di Roger Ballen, The body, the mind the space, alla Fondazione Franca Sozzani. Ai Frigoriferi Milanesi, invece, si terrà un incontro letterario sulla figura femminile nei romanzi di Simenon. Il culmine, però, sarà raggiunto nelle giornate finali della manifestazione (dal 13 al 15), con un fitto programma che si svolgerà alla Triennale di Milano, consultabile qui. Oltre a partecipare agli appuntamenti previsti, il pubblico potrà fare esperienza dell’installazione interattiva – pensata da un team di scienziati e filosofi – Come ti Immagini il Futuro?, scrivendo la propria risposta su una grande lavagna a muro, creando una sorta di laboratorio finalizzato al confronto collettivo.

 -Giulia Ronchi

Il Tempo delle Donne
Fino al 15 settembre 2019
La Triennale di Milano,
viale Emilio Alemagna 6, 20121 Milano
e luoghi diffusi
[email protected]

https://27esimaora.corriere.it/il-tempo-delle-donne/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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