Al Gropius Bau di Berlino, una mostra riflette sul pericolo delle divisioni. E su come superarle
In occasione del 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino, questo museo espone i lavori di Marina Abramovic e Ulay, Mona Hatoum, Anri Sala e altri artisti internazionali per mostrare i “muri invisibili” della società e come abbatterli.
![Al Gropius Bau di Berlino, una mostra riflette sul pericolo delle divisioni. E su come superarle](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_dora_garcia_planets.jpg)
Dal 12 settembre, al Gropius Bau di Berlino, la collettiva Walking through Walls (“camminare attraverso i muri”) si interroga sul significato di separazione: viene preso come punto di partenza l’anniversario della caduta del Muro di Berlino per arrivare a un concetto di “muro” più endemico e atemporale, quello creato dal pregiudizio e dall’ostilità verso il diverso, potenziale in tutte le società. Attraverso le opere di 28 artisti internazionali la mostra costruisce un percorso eterogeneo e non lineare – fatto di pittura, disegno, scultura, fotografia, film, installazione video, installazione sonora e performance – diviso in tre sezioni. La prima riguarda i lavori che esplorano la presenza fisica delle pareti e dei sistemi di separazione; la seconda riflette sull’impatto che i muri fisici e metaforici hanno sulle comunità; infine, la terza descrive le lotte per superare le divisioni esistenti. “Con l’ascesa della demagogia in tutto il mondo, nuovi muri sia reali che immaginati vengono eretti attraverso l’incitamento alle paure e ai pregiudizi latenti nelle persone”, spiegano i curatori Sam Bardaouil e Till Fellrath, “la mostra è, quindi, una riflessione sul momento attuale: un tentativo di catturare la situazione di divisione in tutte le sue dimensioni, e in definitiva un’affermazione della volontà umana di resistere a tutte le forme di oppressione”. Alcune attività collaterali come talk, proiezioni e tour guidati dal curatore saranno in programmazione per la Berlin Art Week (dal 12 al 15 settembre) oltre che per il weekend del 9 e 10 novembre, in occasione del 30 ° anniversario della caduta del Muro.
-Giulia Ronchi
Walking Through Walls
Dal 12 settembre 2019 al 19 gennaio 2020
Gropius Bau
Niederkirchnerstraße 7
10963 Berlin, Germania
+49 30 254860
https://www.berlinerfestspiele.de/en/gropiusbau/start.html
![Dora García, “Two Planets Have Been Colliding for Thousands of Years”, 2017. Credits: Dora García & Isabelle Arthuis, Photo: Isabelle Arthuis](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_dora_garcia_planets-768x513.jpg)
![Jaview Tellez, Shadow Play. Courtesy the artist & Galerie Peter Kilchmann](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_javier_tellez_shadow_play-768x414.jpg)
![Melvin Edwards, Untitled c.1074. Credits: Melvin Edwards & VG Bild-Kunst, Bonn 2019, courtesy Alexander Gray Associates, New York; Stephen Friedman, London; Galerie Buchholz, Berlin](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_melvin_edwards_untitled_2-768x574.jpg)
![Melvin Edwards, Untitled c. 1974, Melvin Edwards & VG Bild-Kunst, Bonn 2019, courtesy Alexander Gray Associates, New York; Stephen Friedman, London; Galerie Buchholz, Berlin](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_melvin_edwards_untitled-768x580.jpg)
![Michael Kvium, “Beach of Plenty”, 2017, Photo: Anders Sune Berg, courtesy the artist & Nils Stærk Gallery](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_michael_kvium_beach-768x308.jpg)
![Mona Hatoum, A Pile of Bricks III, 2019. credits: Mona Hatoum, Photo: White Cube (Theo Christelis)](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_mona_hatoum_bricks-768x577.jpg)
![Mona Hatoum, Photo: White Cube (Ollie Hammick)](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_mona_hatoum_orbital.jpg)
![Mona Hatoum, Waiting. Credits: Mona Hatoum, courtesy Galerie Max Hetzler, Berlin / Paris](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_mona_hatoum_waiting.jpg)
![Samson Young, “A dark theme keeps me here, I’ll make a broken music”, 2016/2017. Photo: Simon Vogel, Courtesy: the artist; Galerie Gisela Capitain, Cologne & Edouard Malingue Gallery, Hong Kong, Shanghai](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb_p_mauern_samson_young_dark_theme-768x563.jpg)
![Jose Davila, Untitled Allure 2014. Credits: Jose Dávila & VG Bild-Kunst, Bonn 2019, Photo: Enrique Macías Martínez](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/09/gb19_p_jose_davila_untitled_allure_2014-768x576.jpg)
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