Frieze London 2019: le gallerie partecipanti e le novità della kermesse inglese di quest’anno

Tante le nuove gallerie provenienti soprattutto dal Sud-est asiatico e dall’America Latina, a confermare un ambiente di respiro globale. Da non perdere, “Woven”, la nuova sezione che fa luce sulla storia delle opere tessili.

Mentre il sistema dell’arte internazionale si appresta a rallentare il ritmo in vista dell’estate, giungono le prime notizie sulla programmazione per l’autunno 2019. Per esempio da Frieze London, l’appuntamento più importante dell’agenda artistica inglese. La nuova edizione è prevista dal 3 al 6 ottobre 2019, con la compresenza di Frieze Masters e Frieze Sculpture (quest’ultima dal 3 luglio al 6 ottobre 2019) nella consueta location di Regent’s Park. Dalle prime comunicazioni ufficiali, si sa che la fiera d’arte moderna e contemporanea Frieze London batte quest’anno il proprio record per il numero di gallerie partecipanti, mentre, tra le novità, scopriamo una sezione inedita.

FRIEZE LONDON: GALLERIE PARTECIPANTI

La 17esima edizione di Frieze London si prospetta all’insegna della globalità, con un occhio di riguardo alle eredità coloniali. In totale saranno 160 le gallerie partecipanti, provenienti da 36 paesi.  Ci sono le grandi world-class galleries, che tornano dopo numerosi anni di fedeltà, come Gavin Brown’s enterprise, Galerie Gisela Capitain, Gagosian, Hauser & Wirth, Goodman Gallery, Lisson Gallery, kamel mennour, Pace Gallery, White Cube e David Zwirner. Per quanto riguarda le new entry, invece, la stragrande maggioranza degli spazi proviene da parte del Sud-est asiatico e dell’America Latina, tra cui Galleria Baton (Seoul), Chi Wen (Taipei), Galeria Nara Roesler (San Paolo) e STPI – Creative Workshop & Gallery (Singapore). Spunta nell’elenco anche un nome italiano, la galleria milanese Gió Marconi. “Le edizioni di quest’anno di Frieze London e Frieze Masters incarnano l’eccezionale spirito internazionale di Londra, punto d’incontro per arte, idee e persone provenienti da tutto il mondo” spiega la direttrice Victoria Siddall, “daremo il benvenuto alle gallerie più significative in entrambe le fiere, alcune delle quali si uniranno a noi per la prima volta. Rappresentano l’arte e gli artisti globali, dall’influenza asiatica sulle collezioni di Frieze Masters, alle nuove gallerie che si uniscono a Frieze London da Brasile, Libano, Estonia e Taiwan, oltre a programmi leader negli Stati Uniti e in Europa. Frieze Londra è un momento culturale, vitale e globale nella città”.

FRIEZE LONDON: NOVITÀ

Tra le novità più attese, quest’anno entrerà a far parte dell’offerta della fiera Woven (ovvero “intessuto”), la sezione curata da Cosmin Costinas (direttore del Museo Para Site di Hong Kong), con otto solo show di artisti internazionali che utilizzano tessuti, tessitura e arazzi per realizzare le proprie opere. “Insieme queste otto presentazioni saranno lo specchio fedele delle continue storie e eredità della catastrofe coloniale, partendo dai circuiti economici che si sono sviluppati attorno alla vendita di tessuti fino alle forme di sfruttamento attuate nella storia con la complicità dei governi. I vari linguaggi delle opere presentate saranno esplicativi di come la critica si sia schierata contro queste vicende”, ha commentato lo stesso curatore. Un passo significativo che sottolinea l’importanza di arti tradizionalmente considerate secondarie all’egemonia di pittura e scultura. Inedito è anche il Gallery Commitee composto dai galleristi Stefan Benchoam (Proyectos Ultravioleta, Città del Guatemala recentemente da noi premiato come uno dei migliori stand di Liste a Basilea), Edouard Malingue (Edouard Malingue, Hong Kong) e Angelina Volk (Emalin, Londra), chiamati a premiare i migliori artisti emergenti della sezione Focus.

    Giulia Ronchi

Frieze London
dal 3 al 6 ottobre 2019
Regent’s Park
Londra
www.frieze.com

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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