Mercato Centrale sbarca a Torino con un progetto d’arte contemporanea di Maria Pecchioli

Il format dedicato alla ristorazione e alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche apre un nuovo avamposto a Torino, dopo le esperienze di Firenze e Roma. E approda negli spazi del Palafuksas, con un progetto d’arte contemporanea che indaga le energie del tessuto urbano…

Si rinnova la linfa energetica del Palafuksas di Torino, edificio progettato nel 1997 da Massimiliano Fuksas oggi protagonista dell’ambizioso piano di riqualificazione architettonica, economica e culturale promosso da Mercato Centrale, nato nel 2014 da un’idea dell’imprenditore della ristorazione Umberto Montano e dall’esperienza del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta: un progetto votato alla valorizzazione delle artigianalità e delle eccellenze enogastronomiche, ma anche dell’arte e della cultura. Mercato Centrale Torino, dopo le sedi di Firenze e Roma, aprirà al pubblico il prossimo 3 aprile (a novembre è invece prevista l’apertura del quarto avamposto a Milano, all’interno della Stazione Centrale), con una performance dell’artista Maria Pecchioli, il cui progetto Plotting the Central Body sta accompagnando le ultime settimane di lavori all’interno del Palafuksas in vista dell’inaugurazione del Mercato.

MERCATO CENTRALE E L’ARTE CONTEMPORANEA

Risale quindi al 2014 l’inaugurazione di Mercato Centrale Firenze, al primo piano dello storico mercato coperto di San Lorenzo, uno spazio di 3mila mq a lungo abbandonato e che in breve tempo è ritornato a essere un punto di riferimento per la città. Qui, per volontà del Direttore di Mercato Centrale Domenico Montano, sono nati progetti installativi che hanno coinvolto artisti italiani e internazionali, perché “al Mercato Centrale la cultura è nutrimento e il cibo nutre la cultura”: si parete nel dicembre 2014 con il Tappeto Volante di Daniel Buren, nel 2015 è poi la volta del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, con l’adattamento site specific realizzato dall’artista colombiano Juan E. Sandoval; nel 2016, in occasione della grande retrospettiva di  Ai Weiwei a Palazzo Strozzi, il Mercato ospita Study of Perspective, serie di scatti realizzati dall’artista cinese; nel 2017 invece accoglie l’Urboeffimero n° 5 di UFO, gruppo di architettura radicale fiorentina fondato nel 1967, in occasione della mostra Utopie Radicali, oltre l’architettura: Firenze 1966-1976, per terminare poi nel 2018 con una mostra dedicata a Marco Lodola. Una visione, quella di Mercato Centrale, che continua anche a Torino, questa volta però con un progetto che si discosta per tipologia da quelli di Firenze, di natura prevalentemente installativa: come anticipa in questa videointervista Domenico Montano, l’intervento di Maria Pecchioli è di tipo sperimentale e performativo, e coinvolge l’intero contesto territoriale e urbanistico in cui è inserito Mercato Centrale Torino.

IL PROGETTO DI MARIA PECCHIOLI

Il progetto che sto realizzando in collaborazione con Mercato Centrale Torino, Plotting the Central Body, nasce nel 2012 con il titolo Plotting the Urban Body, e indaga le energie degli spazi urbani intendendo la città come un corpo umano, e per fare queste indagini utilizzo i principi della filosofia taoista e della medicina tradizionale cinese”, spiega ad Artribune Maria Pecchioli, artista e producer di piattaforme cross-mediali, performer e filmmaker attenta ai processi di trasformazione individuale e collettiva. Plotting the Central Body è quindi una ricerca artistica interdisciplinare, prodotta da Mercato Centrale e realizzata dall’artista durante la residenza artistica a Viadellafucina16 Condominio-Museo. Considera lo spazio urbano come corpo e indagando le energie della città utilizzando la cosmogonia taoista dei 5 elementi e il libro dei mutamenti I ching, Pecchioli compone un ritratto andando a individuare progetti, proposte, soggetti attivi sul territorio che – portando nella città specifiche qualità energetiche – corrispondono alle funzioni degli organi e contribuiscono a creare le strade, “meridiani” energetici del corpo-città. “La collaborazione con Mercato Centrale nasce dalla visione condivisa con Domenico Montano di intendere la città come un luogo di energie e di spinte energetiche”, continua Pecchioli. “L’intenzione del direttore era infatti quella di promuovere un progetto artistico durante la fase di cantiere di Mercato Centrale Torino”. Prima di Torino, l’artista ha attivato il progetto a Milano, New York e Saint Louis: “l’obiettivo di Plotting the Urban Body è quello di creare più casi studio, di avere una complessità di esempi su più città; il progetto si concentra sul territorio, sulle persone, e sulle spinte energetiche. Questa ricerca dell’energia mira a cercare anche i punti di blocco e di criticità dei luoghi”.

GLI “ACCADIMENTI”

Plotting the Central Body è dunque un processo che accompagna le ultime fasi del cantiere di Mercato Centrale fino al 3 aprile, giorno dell’inaugurazione e della performance “sonoro-vibrazionale” di Maria Pecchioli. Prima dell’opening, l’artista ha previsto altri “accadimenti”, come li ha lei stessa definiti, per sviluppare un “trattamento energetico per la città”. Il primo, un workshop, si è svolto il 2 marzo in collaborazione con Viadellafucina16 Condominio – Museo, in cui sono state osservate, registrate e rielaborate le spinte energetiche dell’area intorno al mercato di Porta Palazzo – Dora Savona. Il 16 marzo sarà la volta della performance itinerante Plotting The Central Body – Trattamenti energetici del corpo urbano, in collaborazione con i performer di Shared Training Torino; il 24 infine, al Piccolo Cinema, sarà la volta della proiezione dei film-documentari Cherokee street the Mutual Conquest, autoprodotto da Maria Pecchioli in collaborazione con The Luminary, e Viadellafucina16 Condominio Museo, prodotto da Massimo Arvat Zenit.

     Desirée Maida

Torino // dal 3 aprile 2019
Maria Pecchioli – Plotting the Central Body
Mercato Centrale – Palafuksas

www.mercatocentrale.it
www.mercatocentrale.it/progetti/plotting-the-central-body/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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