La galleria barese ospita True, la seconda personale di Chrischa Venus Oswald (1984), performer bavarese che lavora fra Lisbona e Berlino e che per l’occasione ha presentato una riflessione, attraverso vari media, sull’influenza che la postura esercita nei rapporti quotidiani e nell’approccio al mondo. Può un atteggiamento fisico dettare una visione e una risposta agli stimoli esterni? Oswald si lascia affascinare dall’iconografia delle cariatidi, che ripropone nella serie fotografica Figure (spine), simboli di responsabilità, apertura e grazia nel sostenere pesanti fardelli; realizza bandiere con tag (#True_flags) e invita i visitatori durante l’opening a utilizzarle per dare vita a una piccola rivoluzione che “inizi dentro di noi”, attraverso la postura fisica che si fa carattere e spinta all’azione.
Negli spazi bianchi della galleria, un altare votivo (Offering) sostiene calchi di parti del corpo come reliquie. L’opera da cui la mostra prende il titolo è un video nel quale vecchi documentari educativi si alternano a spezzoni onirici dove si fondono e si ritrovano tutte le opere della galleria, sul filo rosso della postura come emozione e possibilità di essere se stessi.
‒ Martina Lolli