Dopo anni di disattenzione nei confronti della Poesia Visiva, finalmente questa nobile pratica artistica, portata alla ribalta nell’Italia degli Anni Sessanta e Settanta dal Gruppo 70, è ritornata da qualche tempo agli onori dell’arte contemporanea. Forse non è un caso che la crisi generalizzata dei nostri tempi abbia innescato un meccanismo di riabilitazione del movimento poetico che, fin dagli Anni Cinquanta, si è distinto ideologicamente e concretamente per un profondo senso di contestazione storica, politica e culturale della società di massa.
La riflessione avviata con la mostra Costanti/Varianti, che vede anche tra gli autori la poetessa Liliana Ebalginelli, propone, con attenzione storica e un allestimento multimediale, una selezione ragionata degli artisti che dagli Anni Cinquanta a oggi sono tra i principali esponenti della cultura verbovisiva italiana come: Nanni Balestrini, Vittorio Balsebre, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Ferruccio Cajani, Ugo Carrega, Francesco Saverio Dòdaro, Giovanni Fontana, Roberto Malquori, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, Adriano Spatola, Arrigo Lora Totino e William Xerra. Dalle opere grafiche, dai collage e dai decollage dei diciassette artisti in mostra, tra i quali anche il salentino Enzo Miglietta, emerge tutta la forza di un apparato narrativo/decostruttivo legato ai segni alfabetici, alle parole e alle immagini che, tra forma e contenuto, esaltano il senso ironico, reale e metaforico dell’opera.
‒ Giuseppe Amedeo Arnesano