La Fondazione Pino Pascali acquisisce i Cinque Bachi da Setola. E ci fa un film

La Regione Puglia e la Fondazione Museo Pino Pascali annunciano, a 50 anni dalla scomparsa dell’artista, l’acquisizione dell’opera Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo di Pino Pascali. E inoltre la realizzazione di un film e molti altri progetti.

Pino Pascali nasceva il 19 ottobre a Polignano a Mare. La Fondazione Museo che porta il suo nome, nell’anno delle commemorazioni per i 50 anni dalla scomparsa dell’artista, morto a Roma l’11 settembre 1968, ha avviato un anno di festeggiamenti attraverso eventi, mostre, talk e convegni e tante attività.  E inoltre ha annunciato, insieme alla Regione Puglia e al Comune di Polignano, con un forte parterre istituzionale, un grande progetto, #Pascali2018 in una conferenza stampa, trasmessa peraltro in streaming sulla pagina Facebook del Museo, cui hanno partecipato l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali, Loredana Capone, il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Aldo Patruno, il Sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, il Presidente della Fondazione Pino Pascali, Giuseppe Teofilo, la direttrice Rosalba Branà e Pietro Marino, Presidente del Comitato Scientifico. Primo, fondamentale tassello del progetto è l’acquisizione al patrimonio della Fondazione, dell’opera Cinque bachi da setola e un bozzolo (1968), tra le più importanti nella produzione dell’artista, in precedenza di proprietà di Fabio Sargentini (Galleria L’Attico di Roma), scelta, dopo un attento lavoro di expertise, per la qualità, il soggetto, il periodo di realizzazione dell’opera, la tecnica di esecuzione, le dimensioni, il grado di commerciabilità e lo stato di conservazione.

LE PAROLE DI SARGENTINI

È stato lo stesso Sargentini, con un messaggio inviato alla Fondazione Pascali e letto dall’attore Vito Facciolla, a commentare commosso, l’avvenimento: “È un’installazione di grande impatto”, ha spiegato, “che affronta in modo giocoso e poetico il tema della metamorfosi, ininterrotto ciclo di nascita e morte. Una sintesi miracolosa ottenuta con materiali di rottura rispetto a quelli della scultura tradizionale. Non più bronzo, marmo, pietra, ma scovoli sintetici e colla industriale. Una rivoluzione in piena regola. Ma al contrario di tanta arte povera, che vista con gli occhi di oggi mostra tutte le sue crepe, il lavoro di Pascali non teme il tempo che passa, brilla di luce propria. Quando con Claudio Palmieri un mese fa abbiamo montato per l’ultima volta i bachi da setola con il bozzolo qui alla Fondazione, nel momento di consegnare il testimone a Giuseppe Teofilo (Presidente della Fondazione Pascali) e a Antonio Frugis (curatore), lasciando la sala, mi sono voltato indietro e mi sono asciugato furtivamente una lacrima. Poi mi son detto: bene, Pino è tornato a casa!”. Una ulteriore notizia è quella del conferimento da parte del Comitato Scientifico del Museo (Pietro Marino, presidente, Valérie Da CostaCarlo Berardi, Marco Giusti), del Premio Pino Pascali allo stesso Fabio Sargentini. Si aggiunge la eccezionale acquisizione da parte della Fondazione del Fondo fotografico di Pascali (un nucleo di oltre 170 fotografie, molte delle quali inedite) e del Fondo del video pubblicitario (13 caroselli originali), grazie alla donazione di Carla Ruta Lodolo.

IL FILM

Il progetto, a partire dall’opera, vanta numerose azioni: la realizzazione di uno spettacolo itinerante sulla performance di Pascali, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese,  un libro pop, e molto altro ancora. Tra queste, la realizzazione di un docufilm, in collaborazione con Apulia Film Commission che racconta il viaggio dell’opera a partire dall’imballaggio a Roma fino al suo ideale ritorno a casa. Firmato da Walter Fasano, montatore, compositore, regista, sceneggiatore barese, che vanta collaborazioni, tra gli altri, con Dario Argento, Ferzan Özpetek e Luca Guadagnino, con il quale ha lavorato da ultimo al film Premio Oscar Chiamami con il tuo nome. Infine, i Cinque bachi da setola e un bozzolo prima di trovare definitiva collocazione nella sala dedicata della Fondazione Pascali a Polignano a Mare, partiranno per un tour che toccherà alcune città del territorio pugliese, con la prospettiva di arrivare nel 2019, a Matera Capitale Europea della Cultura.

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Redazione

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