Dopo la velocissima assegnazione degli artisti al Padiglione Canada, alla prossima Biennale di Venezia 2019, che sarà diretta da Ralph Rugoff, ora è il turno della nomina dei curatori. Nel dicembre 2017, la National Gallery of Canada ha, infatti, affidato il proprio padiglione agli Isuma, collettivo guidato da Zacharias Kunuk e Norman Cohn, artisti di origine inuit impegnati nel racconto e nella trasmissione della cultura della loro comunità attraverso i linguaggi della videoarte. Gli stessi artisti hanno recentemente annunciato di aver selezionato il team curatoriale formato da Asinnajaq, Catherine Crowston, Barbara Fischer, Candice Hopkins e Josée Drouin-Brisebois per la loro mostra canadese alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte in Laguna. Si tratta della prima volta per il Padiglione del Canada a Venezia che una curatela sia affidata a un gruppo di curatori, tutti con esperienze internazionali come la Biennale di Venezia (sia di arti visive che di architettura) e documenta, e di lavoro con le comunità del nord, con conoscenze di cinema e di media attraverso la loro attività di registi e curatori.
I CURATORI

“Siamo entusiasti di lavorare con il collettivo Isuma – Zacharias Kunuk e Norman Cohn – verso la realizzazione di un nuovo progetto multiforme per Venezia”, hanno reso noto in una dichiarazione congiunta i cinque curatori canadesi. “Ampiamente riconosciuta come la più importante forma di collaborazione tra artisti canadesi che racconta storie di relazioni coloniali e vita contemporanea da una prospettiva Inuit, Isuma ha una lunga storia di attivismonel movimento“Thinking for oneself”. I curatori sono enormemente onorati di poter ulteriormente aiutare a promuovere il loro punto di vista unico su questo popolo”. Isuma, che in inuktitut – la lingua eschimo-aleutina parlata dal popolo Inuit in Canada – significa “pensare” o “essere in raccoglimento”, è un collettivo fondato nel 1990 da Zacharias Kunuk, Norman Cohn, Paul Apak Angilirq (1954-1998) e Pauloosie Qulitalik(1939-2012) per preservare e raccontare la cultura e il linguaggio del popolo Inuit in tutto il mondo. Una cultura fortemente snaturata nel corso del tempo, a causa dei nuovi modelli di vita e dei mutamenti sociali che hanno condotto a conseguenti problematiche identitarie. Problematiche che, grazie all’impegno del collettivo Isuma, diverranno di dominio pubblico nella prima presentazione di arte Inuit nel padiglione del Canada.
– Claudia Giraud
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