Red Mantra. Vyacheslav Akhunov a Milano
Laura Bulian Gallery, Milano ‒ fino al 6 luglio 2018. Acronimi monumentali in stanze deserte, icone ricoperte di mantra calligrafici, segni rossi e slogan ripetuti all’infinito tanto da diventare puro ornamento. La seconda personale dell’artista uzbeko parte dall’iconografia tipica della propaganda socialista e ne sovverte l’azione, in una continua ricerca di punti d’incontro tra mentalità asiatica e stilistica europea.
![Red Mantra. Vyacheslav Akhunov a Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov-Red-Mantra-CCCP-Soviet-Mantrism.-The-victory-of-Communism-is-inevitable-dalla-serie-The-desert-of-oblivion-1979.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-1024x722.jpg)
Artista, filosofo, scrittore, Vyacheslav Akhunov (Uzbekistan, 1948) è un punto di riferimento dell’arte concettuale nel movimento clandestino dell’Uzbekistan tra gli Anni Settanta e Novanta del Novecento. La sua opera ‒ che comprende collage, dipinti astratti, installazioni, così come scrittura e saggistica ‒ affronta i rapporti che intercorrono tra discorso, verità e potere: una riflessione critica che muove dalle stesse immagini di propaganda socialista per sovvertirne l’azione, smascherando l’ideologia rispetto alla realtà e rivelando le ironie della marginalità culturale.
Questa seconda personale è interamente dedicata alla tecnica del mantra, la ricerca orientale che ha come obiettivo, attraverso la continua enunciazione verbale o riscrittura, l’inscrizione del nome della divinità nel proprio pensiero. Le immagini pittoriche e scultoree del realismo socialista sono allora ricoperte di segni rossi, slogan e calligrammi per presentare una sorta di museo dell’era comunista. Perché ripetere è anche ricordare.
‒ Barbara Bolelli
![Vyacheslav Akhunov, Breathe Quietly, 1976-2013 Installation view at Laura Bulian Gallery, Milano 2018. Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov-Breathe-Quietly-1976-2013-Installation-view-at-Laura-Bulian-Gallery-Milano-2018.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-768x516.jpg)
![Vyacheslav Akhunov, Red Mantra CCCP. We will reach the victory of the Communist labor, 1979. Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov-Red-Mantra-CCCP.-We-will-reach-the-victory-of-the-Communist-labor-1979.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-768x1193.jpg)
![Vyacheslav Akhunov, Artchaelogy USSR, 1979-1982. Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov-Artchaelogy-USSR-1979-1982.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-768x500.jpg)
![Vyacheslav Akhunov, Red Mantra CCCP (Soviet Mantrism). The victory of Communism is inevitable, dalla serie The desert of oblivion, 1979. Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov-Red-Mantra-CCCP-Soviet-Mantrism.-The-victory-of-Communism-is-inevitable-dalla-serie-The-desert-of-oblivion-1979.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-768x541.jpg)
![Vyacheslav Akhunov. Red Mantra. Installation view at Laura Bulian Gallery, Milano 2018. Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov.-Red-Mantra.-Installation-view-at-Laura-Bulian-Gallery-Milano-2018.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-768x509.jpg)
![Vyacheslav Akhunov, Breathe Quietly, 1975. Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/06/Vyacheslav-Akhunov-Breathe-Quietly-1975.-Courtesy-Laura-Bulian-Gallery-Milano-768x515.jpg)
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