Immersiva e imponente, la prima personale di Ioan Sbârciu (Feldru, 1948) organizzata negli spazi della Sector 1 Gallery di Andreea Stanculeanu offre uno spettacolo prezioso che si nutre di avventurose narrazioni e di paesaggi dove bave di luce, apparizioni suggestive e sfuggenti, immagini labirintiche e metaforiche invitano a entrare in una pittura boschiva nella quale è possibile perdersi tra gesti, segni, materie, memorie.
Accanto a enormi tele che richiamano il paesaggio della Transilvania e a due calchi scultorei su modelli umani collocati su due angoli della galleria (quasi a indicare una fuoriuscita della parete), la mostra presenta un avvincente nucleo di opere dedicate all’Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, una figura straordinaria della letteratura mondiale riportata sulla superficie mediante gesti impulsivi e spontanei, visioni fulminanti, generose ed eleganti evocazioni.
‒ Antonello Tolve