Sul lago artificiale di Hyde Park a Londra galleggerà The Mastaba, l’ultimo lavoro di Christo

Dal Lago d’Iseo al Serpentine Lake: svelati i dettagli della prima grande opera pubblica di Christo nel Regno Unito. Inaugurazione prevista per il 18 giugno, in contemporanea con la mostra alla Serpentine Gallery

A due anni dal memorabile successo di The Floating Piers, Christo ha scelto di misurarsi di nuovo con la dimensione lacustre. Dal Lago d’Iseo il testimone è passato a Londra, dove è appena iniziata la costruzione dell’opera The Mastaba (Project for London, Hyde Park, Serpentine Lake): una volta ultimata, occuperà circa l’1% della superficie complessiva del bacino. Formata da 7.506 barili, dipinti nei colori bianco, rosso e blu e disposti su una piattaforma galleggiante a sua volta costituita da cubi di polietilene ad alta densità, questa scultura temporanea sfiorerà un’altezza massima di 20 metri; sarà larga 20 metri e lunga 40. La sua realizzazione verrà supervisionata da un team di ingegneri ed esperti. Visibile dal 18 giugno – data prevista per l’apertura, meteo permettendo – al 23 settembre, quando è fissato l’avvio delle operazioni di smantellamento, The Mastaba diverrà “parte dell’ambiente urbano e naturale” della capitale inglese, ha affermato Christo, sottolineando come, anche in questo caso, “la costruzione, la manutenzione e la rimozione saranno interamente finanziate da me attraverso la vendita di opere d’arte originali”. Una specifica attenzione è stata destinata alla selezione dei materiali da costruzione – tutti a basso impatto ambientale e in parte destinati a essere riutilizzati al termine dell’operazione – nell’ottica di preservare l’ecosistema del lago e del parco circostante, oltre alle specie faunistiche.

ANCHE UNA MOSTRA ALLA SERPENTINE GALLERY

In concomitanza con la presentazione dell’installazione, alla Serpentine Gallery aprirà un’antologica nella quale saranno ripercorsi oltre sei decenni di produzione artistica di Christo e Jeanne-Claude. Si tratta della prima mostra dedicata ai due artisti promossa da un ente pubblico inglese dal 1979; sarà supportata da Bloomberg Philanthropies. Aperta fino al 9 settembre, comprenderà sculture, disegni, collage e fotografie: un corpus di materiali relativo alle opere realizzate in tutto il mondo, ma anche agli interventi rimasti solo su carta. A tale proposito, uno spazio riservato allo “storico” progetto per la creazione di The Mastaba negli Emirati Arabi Uniti. All’opera il duo ha destinato sforzi e risorse fin dalla fine degli Anni Settanta, animato dal desiderio di realizzare la più grande struttura permanente del mondo interamente costituita da barili. L’opera londinese – con i suoi 7.506 elementi – offrirà dunque una reinterpretazione in scala, oltre a una rilettura in “versione galleggiante”.

– Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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