Quando l’arte finisce in tavola. Lucia Massari a Benevento

Swing, Benevento – fino al 24 febbraio 2018. Quando il confine tra arte e design si fa incerto e l’arte astratta diviene metodo per ricostruire tutto ciò che ci circonda. Piatti e ciotole assumono l’aspetto di collage colorati nella nuova collezione creata dalla designer Lucia Massari.

E se delle opere rigorosamente astratte abbandonassero le pareti assumendo aspetto e forma di piatti? Uscire dalle ristrette dimensioni del quadro ed entrare nell’ambiente della vita, trasferendo il quadro in una dimensione quotidiana, sembra l’intento della designer Lucia Massari (Venezia, 1983) nella mostra Strata, in corso da Swing a Benevento. È un processo inverso rispetto agli artisti che praticavano l’assemblage partendo da oggetti comuni e banali per elevarli a forma artistica. Lucia Massari, invece, prende le mosse dall’arte, quella delle Avanguardie storiche, per giungere al quotidiano.
Le sue ciotole alludono a tele astratte in cui la griglia modernista si ammorbidisce in forme colorate e biomorfe. Si tratta di piatti costituiti da diversi strati di vetro in cui un processo grafico, pittorico come il collage si è fatto tridimensionale. Il doppio processo di cottura realizzato collaborando con vetrai veneti ha permesso agli strati sovrapposti di assumere strane forme dovute al caso, nonostante i calchi utilizzati. L’attenzione agli elementi sensoriali richiama invece sia Ettore Sottsass che i futuristi. Le ciotole si prestano a essere apprezzate come campiture espressive: pieno e vuoto, opaco e trasparente, leggero e pesante, grande e piccolo, ritmi visuali da godere in maniera non dissimile da un quadro astratto o una composizione musicale.

Antonella Palladino

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Antonella Palladino

Antonella Palladino

Ha studiato Storia dell’arte presso le Università di Napoli e Colonia, laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi dal titolo “Identità e alterità dalla Body Art al Post-Human”. Ha proseguito la propria formazione alla Fondazione Morra e poi…

Scopri di più