Fate presto. Rosa Aiello a San Giovanni Valdarno

Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno ‒ fino al 31 dicembre 2017. Per la prima personale in un’istituzione pubblica italiana, l’artista canadese si misura con le stanze di Casa Masaccio. Riuscendo a legarsi alla memoria domestica del luogo e offrendo un’anticipazione del suo prossimo romanzo.

Quante sono le interpretazioni associabili, nel linguaggio comune, all’espressione “Fate presto”? Quali reazioni può suscitare la sua reiterazione, diffusa in uno spazio fisico circoscritto attraverso contenuti video, stimoli sonori e dispositivi linguistici, nell’osservatore finale? Nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea2017, Casa Masaccio – Centro per l’arte contemporanea di San Giovanni Valdarno accoglie il nuovo progetto espositivo di Rosa Aiello (Hamilton, 1987).
Nelle stanze in cui il pittore coautore degli affreschi della Cappella Brancacci di Firenze è cresciuto, l’artista canadese trasferisce una testimonianza del suo lavoro con il linguaggio, da intendersi come “formalizzazione visiva” di Calypso’s way, il romanzo che sta scrivendo e del quale viene diffuso il prologo in questa occasione. Infrangendo le barriere più intime, Aiello investe quanti si muovono nelle stanze di Casa Masaccio della stessa urgenza di fare chiarezza che la accompagna nel suo itinerario di ricerca. Senza cedere all’ansia da horror vacui, l’artista distribuisce con estrema parsimonia i propri interventi, articolati in minime azioni decorative, proiezioni video, suoni e ricorrenti puzzle. Numerosi sono infatti i cosiddetti “quadrati magici”: composti da piastrelle con lettere dipinte, oltre a testimoniare una matrice mediterranea, evocano una dimensione lontana dalle urgenze materiali e dalla dimensione tangibile della vita. All’osservatore il “compito” di risolvere gli enigmi linguistici, nei quali le variazioni della parola “fate” generano cortocircuiti e incipit per altre narrazioni.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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