Il Victoria and Albert Museum di Londra prepara grande mostra sul guardaroba di Frida Kahlo

Inaugurerà il prossimo anno al Victoria and Albert Museum di Londra una grande mostra dedicata al guardaroba della pittrice messicana diventata, suo malgrado, icona di stile. Abiti, corsetti, gioielli e persino le protesi ortopediche saranno esposte insieme ai suoi dipinti più famosi, per ricostruire le vita e l’arte di una leggenda.

È sicuramente una tra gli artisti più amati del Novecento; la sua storia controversa e il suo stile di vita hanno condizionato il costume non solo negli anni in cui visse, ma anche nelle epoche successive. Ha ispirato artisti, registi, stilisti e anche migliaia di donne, il suo peculiare modo di vestire non era semplicemente un vezzo estetico, ma un modo di essere, un’affermazione della propria personalità e femminilità. Stiamo parlando di Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 – 1954), la grande pittrice messicana generalmente inquadrata nella corrente del Surrealismo sebbene, come soleva affermare, non amava definirsi surrealista perché non dipingeva i suoi sogni ma la sua realtà. Una realtà, quella di Frida, segnata da sofferenze, gioie, dolori e passioni, emozioni e tormenti che l’hanno resa una donna affascinante e seducente, nonostante i danni subiti a causa di un incidente e l’accattivante mix di bellezza non convenzionale e appena accennata mascolinità. Tutti elementi, questi, che l’hanno portata a essere un’icona di stile, un punto di riferimento, suo malgrado, per tutte quelle donne che, ancora oggi, si ispirano all’immaginario estetico che ha creato.

IN MOSTRA GLI ABITI E GLI OGGETTI PERSONALI DI FRIDA KHALO

A partire da ciò, il Victoria and Albert Museum di Londra ha annunciato una grande mostra dedicata al guardaroba di Frida Kahlo, che inaugurerà il prossimo 16 giugno e si protrarrà fino al 4 novembre 2018.  Nello stesso anno il MUDEC di Milano dedicherà, a partire dal 1 febbraio, una importante mostra personale alla Kahlo, con opere mai viste in Italia, intitolata Oltre il mito.
È ancora ignoto, invece, il nome dell’esposizione di Londra. Il V&A presenterà al pubblico non solo gli abiti della pittrice, ma anche i suoi oggetti personali, come gioielli, fotografie, lettere, protesi ortopediche. Tutti cimeli che non hanno mai lasciato il Messico, e che arriveranno in Europa per la prima volta proprio in occasione della mostra londinese. Nel 1954, anno della scomparsa della pittrice, il marito Diego Rivera decise di conservare gli effetti personali della moglie dentro la stanza da bagno della loro casa a Città del Messico, la “Casa Blu”, che oggi ospita il Museo Frida Kahlo. Per oltre cinquant’anni abiti e oggetti dell’artista sono rimasti sigillati tra le mura di quella casa, fino al loro ritrovamento avvenuto nel 2004.

UNO STILE CHE HA FATTO STORIA NONOSTANTE LA DISABILITÀ FISICA

Il fine della mostra è quello di offrire una prospettiva non usuale per scoprire la vita privata di Frida Kahlo e anche la sua pittura, due aspetti mai disgiunti ma visceralmente connessi e interdipendenti. I suoi abiti tradizionali messicani, caratterizzati dal velo sul capo e dalle lunghe e larghe gonne tipici della cultura Tehuana, saranno esposti e messi a confronto con i suoi dipinti più famosi, come Il mio vestito è appeso là del 1933 o L’amoroso abbraccio dell’universo del 1943. In mostra anche i suoi corsetti dipinti a mano e i dispositivi ortopedici di cui era costretta a fare uso a causa della sua disabilità fisica, aspetto che sicuramente ha condizionato anche le sue scelte sartoriali, pur non rinunciando alla classe, ai colori accesi e soprattutto alla creazione di uno stile personale che ha travalicato le epoche trasformandosi in leggenda.

– Desirée Maida

Londra // dal 16 giugno al 4 novembre 2018
Frida Kahlo’s Warbrode
Victoria and Albert Museum
www.vam.ac.uk

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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