Dopo due tappe a Milano nel 2015 e a Bruxelles nel 2016, il progetto artistico di Anna Raimondo, legato alla ricerca di tracce dell’universo acquatico nella dimensione urbana europea, giunge nella Tuscia, nell’ambito del programma di residenze Cantieri d’Arte /La ville ouverte a cura di Marco Trulli. Il percorso si chiama sempre Come un mare fuor d’acqua, ma qui a Viterbo – rispetto alla tranche milanese, con il mare rievocato dalle voci degli abitanti intervistati, e a quella belga, con una parata acustica a ripercorrere l’itinerario della Senne – l’artista originaria di Napoli ma residente a Bruxelles realizzerà, fino al 1 aprile, una serie di incontri con le persone detenute presso la Casa Circondariale della città laziale. Al termine verrà realizzato un palinsesto sonoro di voci, melodie e suggestioni del mare.
GLI INCONTRI CON IL TERRITORIO
Parallelamente, ci saranno degli incontri con alcuni giovani del territorio finalizzati a riflettere sui luoghi della cittadina in cui si condensano maggiormente gli echi della presenza del mare, partendo dai riferimenti forniti da cinema e letteratura. La call, rivolta alla fascia d’età dai 14 ai 35 anni, è tuttora aperta per chi vorrà approfondire le tematiche della radio art e della presenza, dal punto di vista poetico e cinematografico, del mare a Viterbo. Il progetto terminerà con una performance finale, in cui le voci e le melodie del mare, intonate dalle persone detenute, verranno trasmesse in maniera itinerante a partire dagli spazi urbani della città laziale, attraverso un sistema di diffusione sonora ambulante per giungere al mare.