Le Terme di Caracalla in 3D. A Roma il primo sito archeologico italiano in realtà virtuale

Le Terme di Caracalla diventano il primo grande sito archeologico italiano interamente fruibile in 3 D. Grazie a un visore, ci si potrà immergere nelle antiche vestigia romane, come erano nel 216 d.C.

Prosegue la promozione delle nuove tecnologie da parte della Soprintendenza Speciale di Roma, per una più ampia valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico romano. Dopo la riapertura di Santa Maria Antiqua nel 2015 – con il video mapping della decorazione parietale – i nuovi allestimenti della Domus Aurea nel 2016, l’illuminazione della Tomba di Giulio II a San Pietro in Vincoli e il progetto dei Luoghi segreti del Palatino e del Foro Romano nel 2017, ora è il turno delle Terme di Caracalla. A partire dallo scorso 20 dicembre il complesso, inaugurato dall’imperatore Caracalla della dinastia dei Severi nel 216 d.C., è diventato il primo sito archeologico italiano interamente visitabile in 3 D. Caracalla IV Dimensione – questo il nome del progetto promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma e da CoopCulture a cui ha collaborato per l’ideazione tecnologica Francesco Antinucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche – offre la possibilità di leggere e interpretare le grandiose vestigia delle Terme degli imperatori della dinastia dei Severi, in un continuo confronto tra realtà fisica e  quella virtuale, tra presente e passato, attraverso un visore che riprodurrà i luoghi dove si trova il visitatore con una prospettiva immersiva.

Terme di Caracalla, Frigidarium. Confronto prima/ora

Terme di Caracalla, Frigidarium. Confronto prima/ora

UN VIAGGIO TRA PRESENTE E PASSATO

“Grazie alla tecnologia dotiamo le Terme di Caracalla di un indispensabile supporto per consentire al visitatore di vedere non solo gli spazi, ma anche gli strabilianti apparati e gruppi scultorei che decoravano gli ambienti antichi”, ha spiegato il Soprintendente Francesco Prosperetti durante la conferenza stampa. “Un viaggio tra presente e passato reso possibile dalle nuove tecnologie, che per la prima volta abbracciano tutti gli spazi di un grande sito archeologico italiano. Ma per Caracalla abbiamo voluto di più, abbiamo ibridato la realtà virtuale aggiungendo cioè immagini vere, riprodotte in tre dimensioni, di statue, oggetti e particolari architettonici che oggi non sono più in situ, e che tornano a Caracalla grazie a questo progetto innovativo”. La visita, articolata in dieci tappe di cui sei con la realtà virtuale, si fonda su ricostruzioni filologiche delle Terme, basate sugli studi degli ultimi trenta anni e curate per la parte scientifica da Marina Piranomonte, direttore del monumento: l’unico della Roma antica ad aver mantenuto la sua struttura architettonica in forma così compiuta e conservata. Una condizione ideale per una ricostruzione immersiva tridimensionale, con la possibilità di un confronto continuo tra la realtà circostante e la sua ricostruzione nel visore, consentendo, così, un viaggio nel tempo tra passato e presente, attraverso la quarta dimensione.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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