Nel segno di Portaluppi. A Milano l’atrio del Planetario torna al suo splendore originario

Le artiste di Pictalab hanno ricreato i disegni “celesti” realizzati quasi un secolo fa per l'ingresso della struttura di Porta Venezia. Ideando al contempo una carta da parati ispirata ai pianeti e alle meridiane della Casa degli Atellani

Quello immerso nei Giardini di Porta Venezia, a Milano, non è solo il più grande e importante planetario d’Italia, ma anche un luogo che racchiude una parte preziosa della storia della città. La palazzina ottagonale, inaugurata il 20 maggio 1930 con i suoi trecento posti, era stata progettata dal grande architetto Piero Portaluppi (Milano, 1888 – 1967) per l’editore Ulrico Hoepli, che a sua volta la donò a Milano. Ed è la stessa Milano la protagonista della silhouette interna alla cupola: lo skyline che appare è ancora quello del 1930 – non troverete il Pirellone, né CityLife -, mentre la scena è quella del proiettore stellare Zeiss IV installato in pompa magna nel 1968. Ora, quasi un secolo dopo l’inaugurazione, si valorizza un nuovo tassello di questa storia. Il laboratorio di decoratori d’interni Pictalab Milano, insieme al designer Nicolò Castellini Baldissera (pronipote di Portaluppi), è andato infatti a ricreare i disegni originali che decoravano l’atrio del planetario, le cui splendide decorazioni, perdute probabilmente durante le ristrutturazioni del dopoguerra, erano state ricoperte e dimenticate.

3 2 Nel segno di Portaluppi. A Milano l'atrio del Planetario torna al suo splendore originario
L’atrio del Planetario Hoepli pensato da Portaluppi

Il rinato atrio del Planetario di Milano

L’idea del recupero filologico di questo spazio è nata circa due anni fa, quando Orsola Clerici (di Pictalab) ha incontrato il conservatore civico del Planetario Hoepli, Fabio Peri. Studiando gli spazi e gli archivi, le artiste dello studio sono riuscite a riprodurre fedelmente i disegni e i colori dell’originale: una mappa celeste su fondo blu scurissimo, che aveva il compito di far abituare gli occhi dei visitatori all’oscurità del planetario, traghettandoli dalla luce dell’esterno a un tuffo nel buio luminoso del firmamento. E così sarà nuovamente dal prossimo 29 ottobre, quando il rinnovato atrio sarà presentato al pubblico insieme a sette lampade del Portaluppi, riprodotte fedelmente, e due nicchie in marmo, le biglietterie originali scoperte durante i lavori.

La carta da parati “Cosmo”

Con un progetto speculare a questo intervento pubblico, Pictalab e Nicolò Castellini Baldissera (già interior designer e patron di Casa Tosca) hanno presentato la carta da parati componibile Cosmo, ispirata a sua volta ai corpi celesti e alle meridiane del Portaluppi, ma tratti da un altro spazio. La passione astronomica e astrologica del celebre architetto – la cui collezione tematica è esposta al vicino Museo Poldi Pezzoli – lo aveva portato infatti a creare una immaginifica decorazione astrale per il salotto della Meridiana della quattrocentesca Casa degli Atellani in Corso Magenta (di proprietà del suo suocero, il senatore Ettore Conti). La linea proposta replica la fascinazione di Portaluppi per il tempo e i suoi ritmi, in una interpretazione secondo cui “la meridiana è la poesia del tempo”.

Il recupero dell’eredità di Portaluppi

Uno studio, questo di Pictalab e Castellini Baldissera, che si contestualizza in un più ampio interesse per “l’Universo Portaluppi”, che li ha spinti al recupero del (meno noto) lavoro grafico dell’architetto milanese per la creazione di carte da parati uniche. Nel 2022 era stata lanciata la collezione Portaluppi’s Herbarium, ispirata alle decorazioni del giardino d’inverno realizzate a mano da Portaluppi per l’ingresso della Casa degli Atellani; durante il Fuorisalone 2023, era stato presentato anche il Portaluppi Pattern Project, collezione di undici soggetti in diverse varianti che replicano le decorazioni di pavimenti, portoni, piastrelle e mosaici degli edifici simbolo di Portaluppi a Milano: Casa degli Atellani, Villa Necchi, Casa Corbellini Wassermann.

Giulia Giaume

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

Scopri di più