Guida a tutte le mostre da vedere in Puglia in questa primavera 2025

Una selezione completa delle mostre da vedere in Puglia questa primavera: dalla fotografia alla pittura, fino alle installazioni phygital lungo tutta la regione

La primavera inizia a scaldare le giornate e cresce la voglia di uscire e andar per mostre. Artribune presenta una selezione delle esposizioni più interessanti da visitare in Puglia: dalla mostra a Trani dedicata al maestro della fotografia, Gianni Berengo Gardin, all’omaggio a Renato Guttuso a Gallipoli e al progetto sui grandi della Street Art ad Alberobello, dalla personale di Antonio De Luca a Galatina alla mostra monografica dedicata a Sandro Chia a Lecce. Si prosegue con l’opera di poesia visiva del Collettivo Gentili-Palmisano a Bari e con le installazioni phygital di NuvolaProject a Monopoli, per passare ai progetti espositivi di Kora nel cuore del Salento e alla personale di Rolf Frischherz a Lecce. Tra le mostre che stanno per inaugurare segnaliamo quella di Massimo Ruiu ad Ostuni, quella di Peter Schuyff alla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare e il “progetto effimero” di Leo Vroegindeweij a Ceglie Messapica. 

Cecilia Pavone

Gianni Berengo Gardin – Palazzo Beltrani, Trani

La Puglia del Dopoguerra, narrata attraverso l’obiettivo di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) è al centro della mostra monografica, in corso a Trani, dedicata al grande fotografo neorealista e fotoreporter di livello internazionale. Palazzo Beltrani accoglie l’esposizione Storie di Puglia. Fotografie dall’archivio di Gianni Berengo Gardin, a cura di Alessia Venditti e organizzata dall’associazione Delle Arti Odv Ets. In mostra 35 scatti, rigorosamente in bianco e nero, tratti dall’immenso archivio di Berengo Gardin. Oltre ad alcuni inediti, la maggior parte delle opere esposte appartiene alla serie fotografica dedicata alle regioni italiane, commissionata dal Touring Club a Berengo Gardin nella seconda metà degli anni Sessanta e pubblicata sui volumi della stessa fondazione. I ritratti fotografici immortalano scorci urbani e architetture delle città pugliesi del dopoguerra, ma anche intensi momenti di vita quotidiana e suggestivi paesaggi rurali della civiltà contadina ormai al tramonto. 

Trani // fino al 30 giugno
Storie di Puglia. Fotografie dall’archivio di Gianni Berengo Gardin
PALAZZO DELLE ARTI BELTRANI
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Massimo Ruiu – Galleria Orizzonti, Ostuni

L’esplorazione dell’inconscio e della memoria collettiva, l’armonia degli opposti, la profonda riflessione su questioni politico-sociali e sulle contraddizioni dell’esistenza, il legame con il mito, la dicotomia presenza-assenza. Sono queste alcune caratteristiche essenziali della ricerca concettuale di Massimo Ruiu (San Severo, 1961), protagonista della mostra Il verso del piombo, il colore della cenere, che sarà inaugurata il 10 maggio a Ostuni, alla Galleria Orizzonti Arte Contemporanea. L’esposizione, a cura di Ilaria Caravaglio, si snoda in due cicli di opere: quello del Piombo, contrassegnato da lavori quali La colomba della guerra cova una palla di cannone (2025) e Il verso del piombo (2021-2023), composto da pallini da caccia che disegnano, con amara ironia, la sagoma di un uccello, e il ciclo della Cenere, che comprende “reliquiari laici” in vetro smaltato contenenti ceneri di libri, simbolo del divenire e dalla caducità della conoscenza. 

Ostuni // dal 10 maggio al 6 giugno
Massimo RuiuIl verso del piombo, il colore della cenere
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

Renato Guttuso – Castello di Gallipoli

Gallipoli rende omaggio a Renato Guttuso (Bagheria, 1911 – Roma, 1987), tra i più grandi artisti del Secolo Breve. E lo fa con la mostra Visioni mediterranee. Opere di Renato Guttuso, in corso al Castello di Gallipoli. L’esposizione, coordinata da Lorenzo Madaro e promossa dal Comune di Gallipoli in collaborazione con MostreLab e Galleria De Bonis, comprende diversi capolavori dell’artista siciliano, esponente del neorealismo pittorico ma che mantenne sempre, nella sua ricerca, la componente espressionista e tra i fondatori del Fronte nuovo delle arti. In base alla concezione della pittura come strumento rivoluzionario, Guttuso ha espresso, con vigore, passione e impegno politico, le contraddizioni di una società italiana frammentata, rappresentando la cruda realtà della condizione vissuta dalle classi popolari. Tra le opere in mostra emergono, oltre alle opere su carta, i dipinti su tela, tra i quali l’Autoritratto degli anni Cinquanta, Nudo senza volto (1957) e Nudo rosso (1962), La Battaglia di Ponte Ammiraglio (1949) e Tetti di Roma (1957). 

Gallipoli // fino al 15 ottobre
Visioni mediterranee. Opere di Renato Guttuso
CASTELLO DI GALLIPOLI

Banksy e la Street Art – Casa Alberobello

Lo spirito ribelle, la contestazione e la concezione dell’arte come mezzo di denuncia sociale e politica, sottesi alla Street Art, permeano la mostra Banksy e altre storie di artisti ribelli, in corso ad Alberobello. Protagonisti dell’esposizione, che si snoda negli spazi di Casa Alberobello, artisti di livello internazionale tra i più rappresentativi della Street Art, ma anche della Pop Art, entrati ormai nell’immaginario collettivo con le loro opere iconiche e che, nell’“era dell’accesso”, continuano ad aprire le coscienze, sensibilizzando il fruitore alle questioni attuali più urgenti. Immagine simbolo e manifesto della collettiva è, non a caso, Bomb love(2023), l’opera di Banksy contro la guerra. In mostra oltre 50 opere di Banksy, TvBoy, Kaws, Obey, Mr. Brainwash, Rizek, Takashi Murakami, Liu Bolin, Accardi, Petrucci, ma anche di Schifano e Warhol. L’esposizione, a cura di Piernicola Maria Di Iorio, è in esclusiva per il Locus Festival 2025 ed è prodotta e organizzata da Bass Culture e Piuma. 

Alberobello // fino al 30 settembre
Banksy e altre storie di artisti ribelli
CASA ALBEROBELLO
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5 - Banksy - Bomb Love - 2023 serigrafia - silk screen printing - Pop House Gallery
5 – Banksy – Bomb Love – 2023 serigrafia – silk screen printing – Pop House Gallery

Antonio De Luca – Gigi Rigliaco Gallery, Galatina

Volti e corpi femminili indefiniti, appena tratteggiati e dipinti quasi in dissolvenza, sospesi in un non-luogo atemporale. Ceramiche effigiate da ritratti di piante, fiori ed altri elementi naturali. Sono questi i soggetti delle opere di Antonio De Luca (Pompei, 1977, vive e lavora a Vercelli), protagonista della mostra Stato di Natura, in corso alla Gigi Rigliaco Gallery di Galatina, in provincia di Lecce. Il progetto espositivo comprende alcune tra le opere più rappresentative della produzione dell’artista che, nell’essenzialità del suo stile, predilige materiali quali carta da spolvero, ceramica e colori ad olio. Le colature e gli aloni, caratteristica fondamentale della sua poiesis, contribuiscono ad esprimere, in un gioco tra presenza e assenza, la precarietà esistenziale, identificata da Sartre come condizione intrinseca dell’individuo, che è “progetto gettato” nel mondo, eternamente in bilico tra libertà e responsabilità.  

Galatina // fino al 31 maggio
Antonio De Luca. Stato di Natura
GIGI RIGLIACO GALLERY

Sandro Chia – Fondazione Biscozzi-Rimbaud, Lecce 

Gli antieroi irriverenti e trasgressivi di Sandro Chia (Firenze, 1964), avvolti in un’atmosfera sospesa, quasi onirica, e resi attraverso l’intensità del segno pittorico e le cromie vivaci dagli echi fauves, sono i protagonisti della mostra monografica in corso alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud di Lecce. L’esposizione Sandro Chia. I due pittori. Opere su carta 1989-2017, è a cura di Lorenzo Madaro ed è organizzata con il supporto della Galleria Mazzoli di Modena, che dal 1978 ha avviato un sodalizio con Chia. Il percorso espositivo si snoda in cento dipinti su carta che raffigurano personaggi al limite tra il tragico e il grottesco, espressioni dell’ironia dissacrante, del citazionismo e della libertà creativa che caratterizzano la ricerca dell’artista, esponente di spicco della Transavanguardia. Il titolo della mostra, infatti, si ricollega alle allusioni ai capolavori dell’arte moderna contenuti nella sua opera e ad alcuni suoi lavori storici, in linea con l’eclettismo e il “nomadismo” della Transavanguardia.  

Lecce // fino al 15 giugno
Sandro Chia. I due pittori. Opere su carta 1989-2017
FONDAZIONE BISCOZZI-RIMBAUD
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Collettivo Gentili-Palmisano – Museo Nuova Era, Bari

La poesia, interpretata come “moto verso la forma” è al centro della ricerca condotta dal collettivo artistico Gentili-Palmisano, protagonista della mostra Un giorno di guerra, a cura di Lorenzo Canova e in corso al Museo Nuova Era di Bari. In esposizione l’installazione dinamica di poesia visiva composta dai versi poetici tratti dall’ultimo libro di Sonia Gentili, che si muovono nello spazio attraverso tecniche digitali, o vengono proiettati su monitor e su parete o effigiati su stampe affisse al muro. In questo modo, la performance poetica e l’installazione contribuiscono ad alimentare una relazione percettiva plurisensoriale con il fruitore, nell’ottica di una riflessione sul tema della guerra, intesa non come interruzione o deviazione dalla “normalità”, ma come realtà intrinseca della condizione esistenziale dell’umano. Secondo Sonia Gentili, infatti, “il tempo della realtà è un solo giorno…ed è un giorno di guerra”. 

Bari // fino all’11 maggio
Collettivo Gentili-Palmisano. Un giorno di guerra
MUSEO NUOVA ERA 
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9 - Nuvola Project - Nuvola - installazione interattiva phygital intelligente - site specific 2025
9 – Nuvola Project – Nuvola – installazione interattiva phygital intelligente – site specific 2025

NuvolaProject – Rifugi antiaerei, Monopoli

La memoria individuale e collettiva, rievocata attraverso immagini, fotografie, racconti, oggetti e suoni – in un dialogo costante tra l’umano e l’intelligenza artificiale – costituisce l’oggetto d’indagine della mostra Sublimazioni – Tracce di Umano e AI, del duo artistico NuvolaProject e in corso ai Rifugi antiaerei di Monopoli. Il progetto espositivo, a cura di Carmelo Cipriani e promosso dall’assessorato alla Cultura di Monopoli, in collaborazione con la Fondazione Pino Pascali, consiste in un percorso immersivo site specific e interattivo che comprende installazioni multisensoriali phygital. Oggetti apparentemente dimenticati, fotografie d’epoca, sonorità provenienti da una dimensione onirica e inconscia, raccontano, con l’ausilio della guida digitale Noesis, la genesi e l’essenza delle opere in mostra, in un intreccio tra arte contemporanea e tecnologia che mira a tracciare nuovi orizzonti di senso. Ogni installazione del duo NuvolaProject, composto da Massimo Di Leo e Gaia Riposati, rappresenta, dunque, un frammento di memoria da riattivare, un varco simbolico che ricollega passato e presente.

Monopoli // fino al 31 ottobre
NuvolaProject. Sublimazioni – Tracce di Umano e AI
RIFUGI ANTIAEREI
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Play Dead! III – Kora, Castrignano de’ Greci

Cosa c’è oltre la morte? Uno dei principali quesiti esistenziali è il fil-rouge che attraverso Play Dead! III, la mostra in corso negli spazi di Kora, Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci, nel cuore della Grecìa salentina. L’esposizione, giunta al suo terzo e ultimo allestimento e a cura del collettivo Like A Little Disaster, si snoda in due percorsi accomunati dalla visione dell’arte come “resistenza creativa”. Il primo percorso, intitolato Ad occhi aperti, curato da Maria Adele Del Vecchio e Like a Little Disaster, comprende le opere di Eleonora Meoni e Marta Orlando ed ha come fulcro tematico la valenza salvifica della scrittura contro l’oblio. Il secondo percorso, Save your tears (and sighs) for another day, include le opere di Janina Frye e Arianna Ladogana ed avvia una riflessione sul controverso rapporto tra corpo e tecnologia. Presenti, da Kora, anche l’opera dell’artista in residenza Maria Adele Del Vecchio e il nuovo padiglione Kora Extended, progetto di rimediazione digitale e culturale ideato da Ramdom ed Emilio Vavarella. 

Castrignano de’ Greci // fino all’8 giugno
Play Dead! III
KORA, CENTRO DEL CONTEMPORANEO
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Eravamo innamorati del vero – Must, Lecce 

La pittura verista di quattro artisti pugliesi, esponenti di spicco della scuola napoletana dell’Ottocento, costituisce il fulcro della mostra Eravamo innamorati del vero – De Nittis – Toma – Netti – De Nigris – artisti pugliesi tra Napoli e Parigi, in corso al Must di Lecce. Il progetto espositivo, ideato da Claudia Branca, direttrice del Must, e curata da Isabella Valente con il patrocinio del Ministero della Cultura, ripercorre la poetica verista di Giuseppe De Nittis, Gioacchino Toma, Francesco Netti e Giuseppe de Nigris. In mostra una selezione di 53 dipinti degli autori pugliesi, accomunati dalla ricerca del vero, ma anche dalla formazione artistica al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli e dalle influenze impressioniste. In particolare, il Must dedica, per la prima volta, uno spazio autonomo a Gioacchino Toma ed a Giuseppe de Nigris, mentre saranno presenti, nel percorso espositivo, opere inedite e poco note di Giuseppe De Nittis e Francesco Netti. 

Lecce // fino al 18 ottobre
Eravamo innamorati del vero – De Nittis – Toma – Netti – De Nigris – artisti pugliesi tra Napoli e Parigi
MUST
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Peter Schuyff – Fondazione Pascali, Polignano a Mare

La luce come essenza della pittura e la destabilizzazione percettiva dell’illusione ottica, ispirata dall’Optical Art – tra cromie ipnotiche e geometrie psichedeliche – contrassegnano la poetica dell0olandese Peter Schuyff (Baarn, 1958). L’artista è protagonista della mostra Available Light / Luce Disponibile, che sarà inaugurata il 30 maggio alla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. Il progetto espositivo, a cura di Michele Spinelli, comprende 50 opere del pittore olandese di casa in Puglia, che presenta dipinti di grande e medio formato realizzati con acrilico colori ad olio, ma anche piccoli acquerelli. La mostra consiste in una selezione di lavori che testimoniano le diverse tappe e i cicli pittorici che hanno caratterizzato il percorso di Schuyff: dalle opere degli anni Ottanta ai lavori più recenti, realizzati nel suo studio di Amsterdam e nella sua nuova casa/studio di Bari. Prevista, inoltre, nell’Ex-chiesetta, l’inaugurazione dell’esposizione Painted Boxes con le opere di Schuyff create nella sua casa di Bari durante la pandemia da Covid-19. 

Polignano a Mare // fino al 30 settembre
Peter Schuyff. Available Light / Luce Disponibile
FONDAZIONE PINO PASCALI
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Rolf Frischherz – Fiermonte Museum, Lecce

L’armonia, l’equilibrio e la sinuosità delle forme, rese attraverso un peculiare linguaggio scultoreo, caratterizzano la poetica di Rolf Frischherz (Lucerna, 1955), protagonista della mostra What about love, negli spazi del Fiermonte Museum a Lecce. Il progetto espositivo, a cura di Marta Siciliano, è costituito da 16 opere dell’artista svizzero, che rappresenta emozioni e connessioni attraverso sculture dalle cromie vivide e dagli intrecci conturbanti. Tra i lavori in mostra spiccano Love Lovers, entrambi del 2020 e che simboleggiano l’abbraccio, gesto dell’amore puro per eccellenza. Emotions, del 2024, rappresenta invece la complessità delle relazioni e dei sentimenti, che diviene armonia attraverso fluido dinamismo della forma. Il percorso espositivo comprende anche cinque opere appartenenti alla Gold edition, caratterizzate dall’uso dell’oro e sei sculture della serie Chess, che rappresentano la scacchiera, simbolo delle scelte individuali capaci di modificare il futuro. 

Lecce // fino al 17 agosto
Rolf Frischherz. What about love
FIERMONTE MUSEUM
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13 - Rolf-Frischherz - Love - 2020 - Foto di Brigitte Mathys
13 – Rolf-Frischherz – Love – 2020 – Foto di Brigitte Mathys

Leo Vroegindeweij – Dep Art Out, Ceglie Messapica

La relazione tra scultura e spazio, l’opera concepita in rapporto simbiotico con l’ambiente circostante, l’essenza della percezione, la casualità delle connessioni relazionali. Sono questi alcuni dei temi cruciali che caratterizzano la poetica concettuale dell’olandese Leo Vroegindeweij (Dirksland, 1955), protagonista del “progetto effimero” The Merchant House in programma il 15 giugno nel trullo di Dep Art Out, sede di Ceglie Messapica della galleria milanese di Antonio Addamiano. Nell’evolversi del suo percorso artistico, Leo Vroegindeweij – divenuto noto nel panorama internazionale dagli anni Ottanta per le peculiari sculture in metallo e pietra – ha sperimentato l’inserimento dei suoi lavori in contesti maggiormente decentrati rispetto ai luoghi espositivi tradizionali. Il tutto nell’ottica di una ricerca contrassegnata dall’uso di pietre e sedimenti, volta a restituire la “memoria materica” della natura e di un tempo ormai remoto. 

Ceglie Messapica // 15 giugno 
Leo Vroehindeweij. The Merchant House
DEP ART OUT

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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