A Roma apre un nuovo spazio espositivo nell’ex cartiera di via Salaria 

Tra le realtà che operano nell'ambito delle arti visive al CityLab 971 spicca Project Room Biancofiore, nato da un'idea dell'omonimo collettivo di artisti. Ad inaugurare la programmazione la mostra di una giovane pittrice romana 

Nel 2020 a Roma il progetto Spazio Mensa aveva acceso i riflettori su CityLab 971 (un’ex enorme cartiera in disarmo su Via Salaria protagonista di un importante progetto di rigenerazione urbana) ospitando mostre, open studio, eventi e performance. 
A quattro anni di distanza, CityLab ha visto nascere diverse realtà abitate da artisti (emergenti e non), curatori e addetti ai lavori, creando un polo di condivisione e punto di riferimento della cultura contemporanea. 

Tra gli spazi nati recentemente spicca Biancofiore, un artist-run-space che prende forma dall’idea degli artisti Victor Albano e Irene De Sanctis, a cui si aggiungono Daniele Culicelli, Sergio Saija e Valerio Volpato, quest’ultimo protagonista della mostra inaugurale dal titolo Strato Limite – Deframmentazione della paura e del suo ricordo, aperta al pubblico dal 23 maggio (e visitabile sino al 13 giugno). A questo si aggiunge anche la nuova Project Room Biancofiore, uno spazio puramente espositivo ideato dal collettivo artistico e prodotto da CityLab 971, che apre le sue porte al pubblico il 7 giugno con Si è seduto il vento, la mostra personale della pittrice Francesca Romana Cicia (Roma, 1994) – tra i membri fondatori dell’artist run space Condotto48 a Torre Angela –, a cura di Gemma Gulisano. 

La mostra di Valerio Volpato nell’artist run space Biancofiore al CityLab 971 a Roma

Il nuovo spazio ha aperto le porte al pubblico lo scorso maggio, inaugurando la mostra di Valerio Volpato (Roma, 1995), membro del collettivo Biancofiore. 
Con il progetto Strato Limite,, l’artista indaga la “materia” dell’angoscia “tra le variabili percettive prodotte dell’alterazione farmacologica, dall’uso di suoni distorti in dialogo con la musica classica, il jazzcore e la musica sperimentale”, afferma Teresa Di Gregorio, autrice del testo critico. Così le opere di Volpato animano lo spazio con pitture, installazioni scultoree e sonore, cercando di trasmettere l’acuto senso di inquietudine che deriva dall’aspettativa di un evento disturbante in perenne agguato. 

La mostra "Si è seduto il vento" di Francesca Romana Cicia. Credits Nicola Russo
La mostra “Si è seduto il vento” di Francesca Romana Cicia. Credits Nicola Russo

Parola alla curatrice Gemma Gulisano

Con una nuova serie di lavori pittorici, Francesca Romana Cicia esplora i meccanismi della memoria episodica”, spiega la curatrice della mostra Gemma Gulisano. “L’artista è dedita al tema del ricordo e ai processi di consolidamento connessi. Una ricerca dalla quale scaturiscono immagini atte a descrivere le consuetudini del ricordo nell’esperienza comune”.
Le note blu che contraddistinguono le tele dell’artista romana conducono il pubblico in una dimensione sospesa, dove i petali dipinti e altri scultorei si fanno portavoce di un passato lontano. Frammenti di aneddoti, luoghi e frasi si esprimono attraverso il linguaggi della pittora, dove ognuno può “immergersi” e riconoscersi. 

La mostra "Si è seduto il vento" di Francesca Romana Cicia. Credits Nicola Russo
La mostra “Si è seduto il vento” di Francesca Romana Cicia. Credits Nicola Russo

Il futuro di Project Room Biancofiore al CityLab 971 a Roma

Il nostro intento è quello di promuovere eventi che coinvolgano artisti di diversa provenienza, età ed esperienza, promuovendone la diffusione dei linguaggi dell’arte e della cultura”, spiega ad Artribune il collettivo Biancofiore. “ Non solo, l’obiettivo è anche quello di collaborare con altri spazi indipendenti e artists’ run space, sia sul territorio nazionale che internazionale; di ideare residenze artistiche e di collaborare con le istituzioni, al fine di sviluppare progetti che arricchiscano la collettività, sempre all’insegna della sperimentazione artistica”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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