Perugino a Città della Pieve. La grande mostra nella sua città natale in Umbria

Nell’anno delle celebrazioni per l’anniversario della morte del maestro umbro, la sua città natale gli rende omaggio su tre sedi: Palazzo Della Corgna, Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi e Oratorio di Santa Maria dei Bianchi

Città della Pieve è un luogo di felicità. Perugino nella città dove è nato lascia le sue opere estreme dove il pensiero è più vicino a Dio. Guardando la sua Adorazione dei Magi lo sentiamo anche noi”. Con queste parole, il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi introduce la grande mostra dal titolo …al battesimo fu chiamato Pietro. Il Perugino a Città della Pieve, a cura di Vittoria GaribaldiFrancesco Federico ManciniNicoletta Baldini e con l’intervento di Antonio Natali. La cittadina umbra dedica al suo figlio più illustre, a cinquecento anni dalla sua morte, un progetto importante che rientra nel palinsesto delle celebrazioni di tutta la regione umbra, visibile a partire dal 2 luglio (con inaugurazione il primo luglio su invito) fino al 30 settembre 2023. La mostra comprenderà tre sedi espositive: Palazzo Della Corgna, Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi e Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, dove le opere in situ del Perugino (Città della Pieve, circa 1450–Fontignano di Perugia, 1523) saranno esposte in dialogo con altri capolavori del maestro e di altri illustri pittori rinascimentali come PinturicchioCosimo RosselliGhirlandaio e assieme ai loro collaboratori fiorentini e umbri.

LE CELEBRAZIONI PER I 500 ANNI DALLA MORTE DI PERUGINO

Tra gli obiettivi del Comitato promotore del Perugino vi è quello di promuovere la figura di uno dei più importanti pittori del Quattrocento, ma anche di favorire processi di sviluppo turistico per tutta la regione umbra”, spiega Ilaria Borletti Buitoni, Presidente del Comitato promotore per le celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto Il Perugino. “Questa nuova importante iniziativa espositiva dedicata al Perugino, oltre a proporre straordinari esempi della sua arte, ha il merito di condurci tra i borghi di Città della Pieve, la città che gli ha dato i natali e che ha visto la sua carriera affermarsi, portandoci a scoprire, o a riscoprire, preziosi tesori come Palazzo Della Corgna, il Museo Diocesano di Santa Maria dei Servi e l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi”. Organizzata dal Comune di Città della Pieve, la mostra presenta ventisette opere, dislocate in più sedi, per ripercorrere una parte fondamentale della storia dell’arte attraverso capolavori provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri: dalla Pinacoteca Vaticana alle Gallerie degli Uffizi, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna alla Galleria Nazionale dell’Umbria.

Bernardino di Betto detto Pintoricchio, Gesù Bambino, 1492 1493, Perugia, Fondazione Guglielmo Giordano

Bernardino di Betto detto Pintoricchio, Gesù Bambino, 1492 1493, Perugia, Fondazione Guglielmo Giordano

PERUGINO A CITTÀ DELLA PIEVE. IL PERCORSO ESPOSITIVO

La mostra è molto radicata sul territorio perchè intende prendere le fila dalle straordinarie opere che il Perugino ha lasciato nella sua città, quali: L’Adorazione dei Magi / dei Pastori dell’Oratorio dei Bianchi, il Battesimo della Cattedrale (esposto all’interno di una sala immersiva dove verranno evidenziati confronti con altre opere similari), la Deposizione dalla croce e il Compianto sul Cristo morto nella chiesa di Santa Maria dei Servi. Una mostra che intende indagare anche le fonti di ispirazione, i modelli ideati dallo stesso Perugino e da altri pittori, il contesto storico in cui le opere vennero create e la nascita di quel “modello Perugino” così importante per i pittori coevi e le generazioni successive. L’esposizione si arricchisce inoltre di cinque manoscritti originali che testimoniano il forte legame tra Pietro Vannucci e Città della Pieve, tra cui il contratto tra la confraternita dei Disciplinati di Città della Pieve e il pittore per il pagamento dell’affresco realizzato presso l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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