Si chiama Divario. Nasce a Roma un nuovo contenitore d’arte e creatività

Immerso nei luoghi del quotidiano del rione Prati, in un palazzo 800esco a due passi da San Pietro, Divario ospiterà mostre di disegno e illustrazione, architettura e design, scultura e pittura. Ne abbiamo parlato con il suo ideatore Filippo Tranquilli.

Non è una galleria nel senso classico del termine, ma una vetrina, un contenitore d’arte sui generis che ospiterà mostre ed eventi legati al mondo del disegno e illustrazione, dell’architettura e design, della scultura e pittura, promuovendo la creatività in tutte le sue forme. Stiamo parlando di Divario, un nuovo spazio a Roma in pieno centro città, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, che nasce “con l’obiettivo di indagare la complessità del reale”, spiega ad Artribune il suo ideatore, l’architetto romano Filippo Tranquilli, “ed esplorare la molteplicità del contemporaneo per restituire un’immagine accurata delle esperienze artistiche del ventunesimo secolo”.

LA MISSION DI DIVARIO

Immerso nei luoghi del quotidiano, fra l’erboristeria e il bar di quartiere di via Famagosta, nel rione Prati, Divario si trova al piano terra di un palazzo di fine Ottocento con i soffitti alti circa 5 metri: da qui la necessità di dividere in due piani, attraverso un soppalco, l’area espositiva a pianta libera al piano terra, con ingresso vetrato, dall’ufficio al piano superiore. “Divario è un contenitore di un’arte altra, libero dalle regole del mercato, fuori dagli ordinari circuiti”, continua Tranquilli. “La sua natura multidisciplinare ha ragione di esistere anche grazie alla fitta rete di collaboratori esterni con i quali condivido lavoro e intenti. Divario fornisce ai suoi ospiti: spazio, visibilità, logistica, promozione e consulenza. Tutto ciò non sarebbe possibile senza la presenza di esperti di alto profilo e di agenzie di ampio respiro internazionale”.

LA PRIMA MOSTRA

Divario inaugura sabato 23 novembre 2019 (fino al 25 gennaio) con (in) Land, la prima mostra personale di Simone Bossi, giovane fotografo di architettura fra i più apprezzati e promettenti del panorama contemporaneo. Dieci scatti intimi, lenti e calibrati che rivelano il suo “io” e illustrano i temi salienti della sua produzione fotografica. E la programmazione futura dello spazio? “La seconda mostra vedrà protagonisti un giovane duo di street artist che amano coniugare arte classica e architettura contemporanea”, conclude Tranquilli. “E poi ancora la pittura e i collage di un artista rumeno attivo fra Cluj Napoca e l’Italia”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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