Il Comune di Sapri accoglie la sfida lanciata dal “modello Siponto” di Edoardo Tresoldi, ovvero un intervento artistico di valorizzazione nell’antico insediamento alle porte di Manfredonia, in Puglia, e gli affida l’anima della prima edizione di Derive: un progetto sperimentale di arte, musica e poesia ideato da Antonio Oriente, presidente dell’associazione Incipit con sede proprio a Sapri, che si svolgerà dal 21 al 23 luglio nel contesto di Santa Croce, tra il mare, gli edifici neogotici e il sito archeologico della Villa romana in questa suggestiva area del Cilento, in Campania, con l’inaugurazione di un’opera permanente di Massimo Uberti. “L’idea di una commistione tra paesaggio, arte, musica e poesia è quella che abbiamo trovato più stimolante per raccontare il nostro tempo” – ci spiega Oriente -. “Come affermato dallo scrittore Murid Al-Barghouti ‘la poesia è l’unico partito che resta’, una chiave di lettura e di vita imprescindibile per i nostri luoghi”.
TANTA POESIA E UNA INSTALLAZIONE TRASPARENTE
E la poesia non sarà solo quella dello scrittore e paesologo Franco Arminio che leggerà i propri versi nella Chiesa di Santa Croce in uno dei tanti appuntamenti previsti nella rassegna, ma anche quella che nascerà dalla sinergia tra l’installazione trasparente di Tresoldi – realizzata direttamente sul mare – e la composizione originale del cantautore di origine sarda Iosonouncane, nella sua unica data 2017 nel Sud Italia. “La mia scultura nasce per accogliere la performance di Iosonouncane in una dimensione legata al mare, a stretto contatto con gli elementi”, ci racconta il giovane artista lombardo. “L’opera si inserisce in un contesto che ha una sua identità precisa e un equilibrio consolidato: la baia di Sapri. Qui piani e volumetrie dialogano in ritmi serrati, generando un susseguirsi di sintonie e contrasti trasparenti, amplificati dall’illuminazione e dal riverbero dell’acqua“. Un ritorno a Sapri per Tresoldi che già nel 2014, in occasione del Festival Oltre il Muro, aveva creato un’imponente figura di uomo, immerso nei propri pensieri di fronte al mare, e tuttora presente. Ma questa volta si tratterà di un intervento effimero, come ci spiega Oriente, artefice anche del progetto Breath, la riforestazione del Monte Olivella da parte dello street artist Escif che comincerà a settembre: “Non un’opera monumentale come Breath, ma una creatura temporanea che, svolto il suo ciclo vitale, scomparirà, lasciando il posto all’equilibrio preesistente”.
– Claudia Giraud
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