È di Gonzalo Borondo (Valladolid, 1989) la prima opera realizzata per Altrove Festival IV Edizione – Centro Arte Contemporaneo, una delle rassegne di arte pubblica più importanti d’Europa che prenderà ufficialmente il via il 20 luglio a Catanzaro. Intanto, sul tetto dell’imponente Complesso del San Giovanni è già possibile vedere Aria, l’installazione dell’artista spagnolo che consiste in oltre 185 lastre di vetro, serigrafate in soli quattro giorni dall’organizzazione, con 73 figure rifinite a mano dall’autore, che ritraggono una donna nuda e fiera mentre innalza al cielo una bandiera vuota: una chiamata all’attenzione sul paesaggio, spesso devastato dall’immoralità dell’azione dell’uomo. L’opera si colloca nella storia dell’arte come tra le più imponenti realizzate nello spazio pubblico in serigrafia, antichissima tecnica di stampa il cui nome deriva proprio dal latino seri, seta. E nasce da un processo creativo lungo e complesso che ha visto Borondo dipingere e graffiare a mano 36 vetri matrice, trasformati in telai per la stampa grazie alla collaborazione tecnica, logistica e creativa dello studio 56fili e di Studio Superfluo di Roma. Ecco le immagini.
– Claudia Giraud