Il tour di Eddie Peake in Italia: 4 performance tra Napoli e Stromboli. E ci scappa l’uomo nudo
In occasione della settima edizione di Volcano Extravaganza – I Polpi, il festival di arte contemporanea organizzato da Fiorucci Art Trust in collaborazione con The Vinyl Factory di Londra e curato da Milovan Farronato, l’artista inglese ha realizzato otto performance in tour tra la città di Napoli e l'Isola di Stromboli.
È stata dedicata alla performance l’edizione 2017 del festival Volcano Extravaganza – I Polpi, che quest’anno ha ricevuto il Matronato da parte del Museo MADRE di Napoli, sede di uno degli eventi in cartellone. La direzione artistica ha scelto Eddie Peake (Londra, 1981) per il ruolo di artistic leader, il quale è stato protagonista con quattro performance, di cui una inedita To Corpse ripetuta cinque volte tra Napoli e Stromboli.
UNA PARTITA DI CALCIO SUI GENERIS
Ad aprire il festival, la performance Gli animali, rielaborazione di Touch, un lavoro del 2012 dello stesso Peake. Protagonsiti di questa rilettura, alcuni calciatori dilettanti dell’area napoletana, che si sono esibiti in una partita di calcio giocata completamente nudi. Si tratta di una riflessione sulla liberazione del corpo, sul plasticismo atletico di olimpica memoria, ma che non ha mancato di sorprendere essendo uno dei rarissimi casi in cui l’ostentazione del corpo non è femminile, ma maschile (come d’altronde era per i kuroi classici). La performance si è tenuta a Napoli presso Casa Morra, all’interno dell’antico Palazzo Ayerbo d’Aragona Cassano che da ottobre 2016 è la sede di uno degli spazi espositivi della Fondazione Giuseppe Morra.
RIFLESSIONI SUL CORPO E SUL GENERE
Il Museo MADRE, la chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo, e la Solfatara di Pozzuoli hanno invece ospitato una versione ciascuna della nuova performance To Corpse, realizzata da Peake e sviluppata in collaborazione con l’electronic producer Actress (per la versione allestita al MADRE). Si è trattato di una performance inedita e interdisciplinare, volta a sperimentare le possibilità di interazione tra il corpo, la musica e la poesia, e in accordo con il titolo del festival (I Polpi), ha ripreso i temi dell’allentamento della tensione, dello spostamento da un luogo all’altro, dell’adattamento della forma in assenza di rigidità. Per questo, la coreografia prevedeva un’alternanza di tensione e quiete, con un climax finale decisamente esplosivo, che punta a descrivere quei momenti di trascendenza da una forma all’altra. Peake ha firmato anche la regia di Fox (un’opera del 2005), dove ha diretto due personaggi nell’atto di scambiarsi i vestiti senza però mostrare parti del corpo. Mentre uno indossava abiti normali, l’altro portava un costume da volpe; lo scambio non è solo di abiti, ma anche di ruoli, e, metaforicamente, dell’identità sessuale. La performance si è tenuta a bordo di un traghetto della società SNAV, in navigazione fra Napoli e Stromboli.
UN FESTIVAL DIFFUSO, ALL’INSEGNA DEL CONTEMPORANEO
Come spiega Nicoletta Fiorucci “Volcano Extravaganza è nato nel 2011 in maniera organica, dall’esperienza di Stromboli accumulata fino a quel momento da me e Milovan Farronato, Direttore di Fiorucci Art Trust. L’isola è stata sempre amata dagli artisti di tutto il mondo .. Marina Abramović ha abitato lí per alcuni anni, Anselmo l’ha eletta a sua residenza accanto a Torino, Mimmo Paladino ha avuto casa e studio, Mimmo Iodice ne ha ritratto rocce e tramonti. Nan Goldin, Cindy Sherman, e molti altri decidono di passare periodi ospiti del Volcano. L’idea di invitare artisti a Stromboli nasce dal desiderio di condividere il tempo con artisti in una formula destrutturata lontana dalle logiche dello scambio. Pura sperimentazione”.
Gli eventi del cartellone sono ospitati in più luoghi, un modo per diffondere il festival sul territorio, dialogare con esso e portare cultura a un pubblico che sia il più vasto possibile. Questa formula itinerante è anche occasione per scoprire luoghi noti e meno noti dell’area napoletana. Dal museo MADRE, che ha da poco annunciato l’ingresso nel comitato scientifico, su nomina del Presidente della Regione Campania De Luca, di Massimo Osanna, Direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Sylvain Bellenger, Direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, e Bice Curiger, Direttrice della Fondazione Vincent Van Gogh di Arles, che si uniscono a Hou Hanru, Direttore artistico del MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, e Gianfranco Maraniello alla chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo, splendido esempio architettonico di barocco napoletano, passando per la Fondazione Morra, è stretto il rapporto del festival con la città di Napoli.
Il festival ha toccato anche la Solfatara di Pozzuoli, cratere vulcanico che è parte dei Campi Flegrei: un paesaggio naturale formatosi circa 4000 anni fa in seguito a violente esplosioni vulcaniche. E infine, l’isola di Stromboli, la più selvaggia dell’arcipelago delle Eolie, e anch’essa caratterizzata da natura vulcanica.
– Niccolò Lucarelli
Museo MADRE
Via Luigi Settembrini, 79, 80139 Napoli
www.madrenapoli.it
La Solfatara
Via Solfatara, 161, 80078 Pozzuoli (Napoli)
www.vulcanosolfatara.it
Casa Morra
Salita S. Raffaele, 20C, 80136 Napoli
www.fondazionemorra.org
Chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo
Salita Pontecorvo 65, Quartiere Avvocata, 80135 Napoli
Fiorucci Art Trust
Via Francesco Natoli, 41, 98050 Stromboli
www.fiorucciartrust.com
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