Barbara De Dominicis, che ha conosciuto Julia Kent svariati anni fa, tramite un fortuito incrocio via web (pare ormai essere la norma), spiega com’è nato Parallel 41, disco e sodalizio artistico ottimamente recepito dalla critica (la prestigiosa rivista inglese Wire ha dedicato loro una lusinghiera recensione): “‘Anti-Gone’ è stato un primo tentativo di conciliare una forma chiusa, simil-canzone, con slanci più anarchici legati soprattutto alla voglia di utilizzare i suoni casuali dell’ambiente accumulati a margine di una serie di viaggi. Nel frattempo, la curiosità crescente per il paesaggio sonoro mi ha spinta a continuare la raccolta di suoni ambientali. La ricerca si è dilatata, frammentata e ricomposta fino ad ancorarsi a una latitudine: il 41° parallelo”.
La destinazione di questi appunti sonori è stata una forma di collage audio: Crossings (commissionato da Radio Papesse per Radia network), A Tale Of Two Cities (una serie, ancora in progress, di ritratti sonori di luoghi legati tra di loro da un sottile filo rosso: Napoli e New York, in primis, alle quali quest’anno si sono aggiunte Lisbona e Viseu, soprattutto grazie alla collaborazione con il sound-artist portoghese Leonardo Rosado).

Ma che genere di lavoro è Parallel 41? “Abbiamo cercato di svincolarci dalla tentazione della struttura. Non sono certa che si sia riusciti nell’intento, ma forse questo è irrilevante. Abbiamo cercato di dilatare gli orizzonti evitando di rinchiuderci in uno studio e anzi tentando di assecondare elementi come l’imprevisto, l’indeterminatezza, la spontaneità. Abbiamo lasciato pressoché intatte frammenti di conversazioni, rumori inattesi o apparentemente fuori posto”, continua Barbara De Dominicis.
Passi, cinguettii, fruscii, frammenti urbani e voci (manipolati e non) diventano quindi parte del viaggio. “Non siamo partiti con l’idea di fare un disco, ma piuttosto di registrare (talvolta in maniera anche un po’ spartana e corsara) in luoghi evocativi dal punto di vista sonoro e/o visivo; per poi valutare solo in un secondo momento un’eventuale pubblicazione. Per una serie di casualità, la Baskaru di Eric Besnard ha però captato il nostro lavoro mentre era ancora aperto e in corsa e solo grazie alla sua generosissima e ampia visione abbiamo avuto la possibilità di pubblicare un cd/dvd”.
Faraway Close | trailer from Au Hasard media on Vimeo.
Oltre ai nove brani contenuti nel cd, l’edizione è infatti completata da un dvd: il suo contenuto è il documentario di Davide Leonardi, Faraway Close, sorta di diario viaggio psico-geografico che si sofferma su “due città dense e ingombranti”, con uno sguardo assolutamente personale e una visione certamente più vicina ai codici del cinema che non a quelli della videoarte. “D’altra parte, Davide reclama il suo legame con la scrittura e con il cinema piuttosto che con la videoarte”.
Vincenzo Santarcangelo