Love+War: il film su Lynsey Addario, la fotoreporter che ha vinto il Pulitzer
Un fotoreporter di guerra può farsi una famiglia? In che modo gestisce lavoro – fuori dal comune – e impegni privati? Il documentario Love+War parla anche di questo. Il trailer
Afghanistan, Iraq, Sudan e Yemen sono solo alcune delle destinazioni in cui la fotoreporter Lynsey Addario (1973) ha operato nella sua lunga carriera, puntando il suo obiettivo soprattutto sulle condizioni di donne e bambini.
Rapita due volte e ferita in un grave incidente automobilistico durante le sue missioni, Addario è stata insignita dei prestigiosi Premio Pulitzer e MacArthur Fellowship.
Lynsey Addario: la carriera della fotoreporter
Di origini italiane – pugliesi per la precisione – Addario comincia a fotografare appena adolescente, quando il padre le regala una Nikon. La sua passione la segue anche durante gli studi in relazioni internazionali nel Wisconsin, proseguiti poi in Italia, all’Università di Bologna, dove si dedica alla fotografia di strada.
Dopo aver viaggiato in Europa, fa ritorno negli States e collabora con un fotografo di moda, ma il richiamo della reportage è più forte e la conduce in Argentina, dove uno scatto a Madonna sul set del film Evita le vale un lavoro per il Buenos Aires Herald e poi come freelance per la Associated Press, inviata per un periodo a Cuba.
Con questo bagaglio di esperienze fa ritorno a New York dove comincia a lavorare come fotoreporter per The New York Times, TIME, Newsweek e National Geographic: comincia così a recarsi in zone di guerra come Iraq, Darfur, Congo, Ciad e Medio Oriente.
Love+War: il film sulla vita di una fotografa di frontiera
Diretto dai premi Oscar Jimmy Chin e Elizabeth Chai Vasarhelyi e prodotto da National Geographic Documentary Films, Love+War documenta la vita straordinaria di Addario che dal 2009 è sposata con Paul de Bendern.
“Love+War racconta l’ascesa di Addario nel mondo della fotografia di guerra, dominato dagli uomini. Ma il suo lavoro è pericoloso”, spiega la trama ufficiale.
“È stata rapita due volte durante un incarico in zone di guerra, un prezzo con cui deve fare i conti ogni volta che lascia il marito e i due figli per partire. Dietro la macchina da presa, Addario è combattuta tra il suo incrollabile impegno per il lavoro essenziale del giornalismo e le forti e contrastanti esigenze della maternità, alle prese con cosa significhi veramente seguire la propria vocazione quando minaccia tutto ciò che si ama”.
L’umanità nel lavoro di Lynsey Addario
Love+War sarà visibile su National Geographic il 6 novembre e poi disponibile in streaming dal 7 novembre su Disney+.
“Il mio lavoro è far sì che le persone continuino a prestare attenzione”, ha affermato Lynsey Addario parlando della sua professione, ma rivelando anche tanto del suo approccio alla vita.
Nel libro In amore e in guerra – La mia vita di fotografa di frontiera (It’s What I Do: A Photographer’s Life of Love and War), pubblicato in Italia dal Corriere della Sera, la fotoreporter ha tratteggiato la sua autobiografia, da cui emerge la sua umanità che, forse, rende ancor più complesso il suo lavoro.
Roberta Pisa
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