Parola ai giovani, il docufilm che risponde all’appello di Andrea Camilleri

"Qual è la tua parola di cambiamento?": questo è il quesito che l'artista Giovanni Caccamo ha rivolto alle nuove generazioni per il progetto "Parola ai giovani", da cui ha tratto l'omonimo docufilm. Ecco il trailer

“Stiamo perdendo la misura, il peso, il valore della parola. Le parole sono pietre, possono essere pallottole. Bisogna saper pesare il peso delle parole e soprattutto far cessare il vento dell’odio che è veramente atroce. Lo si sente palpabile attorno a noi. Ma perché l’altro è diverso da me? L’altro non è altro che me allo specchio” fu l’appello lanciato dallo scrittore Andrea Camilleri qualche anno prima della sua morte, avvenuta nel 2019 e che oggi riecheggia più sibillino che mai.

Ad accoglierlo è stato l’artista Giovanni Caccamo (Modica, 1990), con il progetto“Parola ai giovani”.

L’appello di Andrea Camilleri

“L’unico rimedio, ancora una volta, è l’educazione: dobbiamo trasmettere l’idea che odio e violenza non sono strumenti, dobbiamo aiutare i ragazzi a distinguere la determinazione dall’aggressione. Abbiamo bisogno di un programma massiccio di educazione emotiva, a cui va aggiunto l’impegno civico di ciascuno di noi.

Questa pericolosa cultura si può combattere solo contrapponendole un’altra cultura, quella della ragione e della gentilezza” continuava così il monito di Camilleri, che concludeva: “Dobbiamo anche educare all’uso delle parole, alla consapevolezza del linguaggio: oggi regna l’idea che le parole non siano importanti, che siano un fatto trascurabile. Non è così: le parole hanno il potere di cambiare il mondo, ma con la stessa facilità possono distruggerlo.

Parola ai giovani: il progetto di Giovanni Caccamo

Il giovane Caccamo ha voluto dar seguito a questo invito dello scrittore, suo conterraneo, lanciando un concorso rivolto alle nuove generazioni, in collaborazione con i Musei Vaticani e il MAXXI. Il progetto, supportato da Banca Ifis, Pulsee Luce e Gas e Alessia Zanelli, ha coinvolto migliaia di ragazzi.

Tutti hanno risposto a due semplici domande su cui Giovanni Caccamo ha chiesto loro di riflettere: “Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento?”. Questa moltitudine di voci ha poi composto l’omonimo docufilm, il volume Manifesto del cambiamento – con la prefazione di Papa Francesco, consegnato lo scorso 26 ottobre in Aula, a Palazzo Madama, a tutti i gruppi parlamentari, sotto l’egida della Senatrice a vita Liliana Segre – e l’opera Muro del cambiamento, installazione luminosa itinerante che proietta le parole del cambiamento scelte e digitate sul sito dedicato.

L’evento al MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea di Matera

Il docufilm Parola ai giovani sarà proiettato il 2 dicembre 2023, alle 19:00 presso il MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea di Matera, dove si terrà anche il vernissage ad ingresso gratuito dell’opera Muro del cambiamento, dopo essere stata esposta anche al MAXXI di Roma, a Palazzo Vecchio a Firenze, nelle quattro sedi di Gallerie d’Italia – Torino, Milano, Vicenza, Napoli, al Meeting di Rimini, alla Biblioteca Bertoliana in occasione del Festival Relazionesimo e ai Musei Vaticani.

Cuore dell’evento, a cui sarà presente lo stesso artista Giovanni Caccamo, sarà la visione del film, presentato in anteprima nazionale alle Giornate degli Autori in collaborazione con Sky Arte, prodotto da AUT AUT e diretto da Angelo Bozzolini.

In Parola ai giovani, le voci dei ragazzi si mescolano a quelle di giovani eccellenze italiane e Maestri come il rapper Marco Anastasio, il cantante Andrea Bocelli, il pittore Guglielmo Castelli, lo scultore Mario Ceroli, la docente e scrittrice Mariangela De Luca, la studentessa di filosofia Agnese Di Lorenzo, la pallavolista Paola Egonu, l’attore Salvatore Esposito, l’attivista Remon Karam, il primo violino del Teatro alla Scala Laura Marzadori, l’artista Mimmo Paladino, lo scultore Arnaldo Pomodoro, l’attore Filippo Scotti, la manager Financial Times Virginia Stagni, l’étoile Jacopo Tissi, il cantautore dei Pinguini Tattici Nucleari Riccardo Zanotti.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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