Banksy e la ragazza del Bataclan: il film documentario in tv

Tutti ricorderanno la strage del Bataclan e l'opera che Banksy realizzò sulla porta del teatro parigino per commemorare le vittime. "La ragazza triste" fu tuttavia rubata e poi ritrovata in Italia. Un documentario cerca ora di far luce sulla vicenda

Si approssima l’anniversario della strage del Bataclan, avvenuta il 13 novembre 2015, nella storica sala concerti di Parigi, per mano di un gruppo terroristico dell’Isis. Al suo interno era in corso un concerto degli Eagles of Death Metal e nell’attacco morirono 90 ragazzi.

L’opera di Banksy per commemorare le vittime del Bataclan

Per commemorare le vittime, nel 2018 il noto street artist Banksy realizzò su una delle porte di uscita del teatro un’opera che raffigura una giovane velata e dal volto triste. Con stencil e vernice bianca, diede così vita ad un’immagine che divenne subito un simbolo per la comunità parigina ferita. Per circa un anno e mezzo, la “ragazza del Bataclan” di Banksy vegliò su quel luogo di intrattenimento e sventura, finché non sparì in una notte del gennaio 2019.

A dare notizia del furto fu lo stesso staff del teatro che su Twitter scrisse: “L’opera di Banksy, simbolo di raccoglimento e che apparteneva a tutti – residenti, parigini, cittadini del mondo – è stata rubata. L’artista ha offerto questa opera sulla porta dell’uscita di sicurezza del Bataclan in uno slancio di omaggio e di sostegno. L’essenza stessa dell’arte urbana è di dare vita a un’opera d’arte in un ambiente particolare, e siamo convinti che questa opera aveva un senso solo in questo posto. È per questa ragione che avevamo deciso di lasciarla, libera, nella strada, accessibile a tutti”.

Dopo alcuni mesi, nel giugno 2020, la porta con l’opera commemorativa riapparve in Italia, nelle campagne del teramano. Furono poi condannati otto uomini, sette francesi e un italiano per il furto compiuto con una smerigliatrice. La porta con la ragazza triste fu poi restituita alla Francia e posta nel suo sito originario.

Il documentario “Banksy e la ragazza del Bataclan”

Un film documentario, diretto da Edoardo Anselmi e da lui scritto con Claudio Centioni, dal titolo “Banksy e la ragazza del Bataclan”, racconta ora questa singolare vicenda. Prodotto da GA&A Productions e Guilhène Iop per Tinkerland, in coproduzione con ARTE G.E.I.E., RAI Cultura e Luce Cinecittà, in collaborazione con RAI Teche e in associazione con RTS e RTBF, sarà proiettato in anteprima martedì 7 novembre a Palazzo Farnese a Roma, presso l’Ambasciata di Francia in Italia. Il giorno successivo, mercoledì 8 novembre, alle 21.15, andrà invece in onda su Rai 5, nel programma Art Night diretto da Neri Marcorè.

Il film indaga i tanti misteri e contraddizioni legati al caso, ricorrendo a numerose interviste di testimoni chiave. Dal Comandante della Polizia Giudiziaria francese presente la notte degli attacchi al Bataclan, a uno dei ladri stessi della Ragazza triste, con il principale sospettato di essere il committente del furto. Tra gli intervistati italiani ci sono invece Carmelo Grasso, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona fino al 2021, Emiliano Ferrante, il Brigadiere dei Carabinieri che ha ritrovato la Ragazza Triste, ma anche un esperto di street art e di Banksy, una sociologa della street art e storica dell’architettura urbana, un avvocato esperto di copyright e il battitore d’asta di opere di street art dell’Artcurial di Parigi.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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