Ecco chi è Gian Luca Farinelli, nuovo presidente della Festa del Cinema di Roma

Un uomo di cinema. Alla guida della Fondazione Cinema per Roma arriva Gian Luca Farinelli, già Presidente dalla Cineteca di Bologna.

Dopo il triennio di Laura Delli Colli, è Gian Luca Farinelli il nuovo Presidente di Fondazione Cinema per Roma e quindi della Festa del Cinema. “Abbiamo avuto la disponibilità di un grande intellettuale del mondo del cinema”, ha annunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, visitando Libri Come’, la rassegna in corso all’Auditorium Parco della Musica. Una notizia accolta con grande gioia da diversi esponenti della cultura e della politica. “La nomina di Gian Luca Farinelli alla guida della Festa del Cinema di Roma è un’ottima notizia”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini che aggiunge: “Farinelli è uno dei massimi esperti del settore che ha svolto un lavoro straordinario alla Cineteca di Bologna e che, sono sicuro, lavorerà molto bene a Roma. Nell’augurargli buon lavoro, ringrazio Laura Delli Colli per l’impegno con cui ha portato avanti la festa in questi anni difficili”. Lo stesso Farinelli si stente “lusingato di questo incarico che è un riconoscimento al lavoro fatto dalla Cineteca di Bologna in questi anni e che io altrettanto ovviamente non lascerò. Anzi la collaborazione con Roma mi auguro aggiungerà ulteriori benefici alla nostra attività”. Ma chi è Gian Luca Farinelli? Spieghiamo meglio a chi è distante dalle dinamiche e personalità dell’industria cinematografica italiana…

GIAN LUCA FARINELLI: LA PRESIDENZA ALLA CINETECA DI BOLOGNA

Gian Luca Farinellì è l’anima e il motore della Cineteca di Bologna dal 2000, con cui collabora sin dal 1984. Lui stesso è l’ideatore assieme a Nicola Mazzanti de Il Cinema Ritrovato. Si tratta di una manifestazione cinematografica tra le più prestigiose del settore e in corso dal 1986. Sempre Farinelli, per conto della Cineteca, ha guidato la creazione della prima scuola italiana di restauro cinematografico L’Immagine Ritrovata, finanziata dall’Unione Europea, che oggi collabora con tutto il mondo per donare splendore a pellicole che altrimenti rischiano di svanire fisicamente e nell’immaginario. Sono circa 400 i progetti di restauro presentati dal 1992 ad oggi in giro per il mondo, tra Washington, New York, Los Angeles, Montevideo, Sidney, Gerusalemme, Lisbona, Madrid, Parigi, Cannes, Londra, Berlino, Zurigo, Helsinki, Amsterdam, Bruxelles, Copenaghen, Venezia e Roma.

GIAN LUCA FARINELLI: LA WORLD CINEMA FOUNDATION

Il suo impegno con e per la Cineteca è sotto gli occhi di tutti, cinefili e non, ma Gian Luca Farinelli ha collaborato anche con grossi e importanti profili internazionali. Assieme a Martin Scorsese, Raffaele Donato, Thierry Fremaux e Alberto Luna ha dato vita alla World Cinema Foundation che riunisce una ventina di grandi registi internazionali per il restauro dei film del terzo mondo. Ha inoltre diretto per conto della Treccani il Dizionario dei film e il DVDRom sulla storia della tecnica cinematografica usciti entrambi nel 2004. In una intervista del 2021 rilasciata al Resto del Carlino, scherzando sul suo nome di battesimo che inevitabilmente ricorda quello di Godard, ha detto: “Ho il sospetto che mio padre, amando tantissimo i film, mi abbia chiamato in questo modo pensando proprio a quel regista. Lui però non lo ha mai ammesso”.

GIAN LUCA FARINELLI: ROMA DI CUARÒN

Gian Luca Farinelli è vero che segue il cinema di una volta, il restauro dei grandi classici e non, ma è un uomo di cinema che negli ultimi anni ha dimostrato anche grande intuizione. È infatti lui con la Cineteca di Bologna ad avere distribuito in sala Roma di Alfonso Cuaròn, film Netflix e poi Premio Oscar. Tra i primi film a dimostrare che nonostante le piattaforme siano entrate nella vita di tutti come abitudine di visione, il futuro del cinema è anche nelle sale. Nel 2018 raccontava così a Il Manifesto: “Quando ho visto Roma a Venezia non l’ho trovato solo di una straordinaria bellezza, ma anche un film che appartiene completamente alla storia del cinema, e per questo penso sia un lavoro a cui una cineteca debba subito guardare con particolare attenzione. In più è un film che fa pensare immediatamente alla sala cinematografica: per la sua forza, precisione, ricchezza, per l’incredibile lavoro fatto sulle immagini e sui suoni. E infatti ho visto che Roma è stato «adottato» da molte cineteche: in Olanda, per esempio, è stato presentato dalla Cineteca di Stato. Quando si è prospettata la possibilità che il film non fosse distribuito in Italia mi sono fatto avanti e lo abbiamo adottato”.

Margherita Bordino

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più