Anche la prossima edizione del Festival di Cannes slitta. A luglio 2021

Thierry Fremaux e il suo staff confermano lo spostamento del festival da metà maggio al mese di luglio. La situazione sanitaria che stiamo vivendo ha richiesto un inevitabile ripensamento del periodo canonico di svolgimento del festival che potrebbe però garantirne un effettivo svolgimento per il 2021.

Il Festival di Cannes si farà. Dopo l’annullamento della scorsa edizione a causa del Covid-19, per il 2021 il festival cinematografico più importante al mondo cambia periodo, da Maggio a Luglio, ma si svolgerà e in presenza. La notizia era già nell’aria da qualche giorno ma quella che sembrava essere un’indiscrezione non troppo veritiera è ora una conferma (almeno per il momento). Nella nota ufficiale diffusa dagli organizzatori si legge: “il Festival di Cannes si concede la possibilità di modificare le sue date in funzione dell’evoluzione della situazione sanitaria mondiale. Quindi, previsto inizialmente dall’11 al 22 maggio 2021, il Festival si svolgerà dal martedì 6 al sabato 17 luglio 2021”. Una gran buona notizia per l’industria cinematografica, una vera boccata d’aria, ma pur sempre da prendere con le pinze. Nell’ultimo anno abbiamo imparato che programmare non serve, però avere una data ufficiale come riferimento fa respirare un po’ di tranquillità e regala una sensazione di vicina e concreta ripartenza.

NON SOLO CANNES CAMBIA DATE

Il 2020 all’insegna dei grandi festival cinematografici ha visto lo svolgersi della Berlinale a Febbraio e poi un inevitabile stop fino a Settembre e quindi fino alla Mostra del Cinema di Venezia, facendo sì che il Festival di Cannes non si svolgesse. Episodio epocale che ha visto svolgersi solo il Marché du Film, l’area dedicata alla vendita dei film e agli accordi tra produzioni e distribuzioni, in versione esclusivamente online. Il 2021, iniziato con lo slittamento delle date della Berlinale, che si dividerà in due momenti differenti, uno per l’industria e un gruppo ristretto di stampa a Marzo e uno per il pubblico a Giugno – solo questo in presenza -, adesso prende nota di un altro cambio, quello del Festival di Cannes di cui tutta l’industria cinematografica ha sentito e sente effettivamente la mancanza. Il Festival di Cannes è il vero polmone del cinema mondiale, attorno ad esso ruotano più sistemi: quello dell’arte, della moda, dell’intrattenimento, solo per citare i più importanti e ovvi. La notizia che nel 2021 tutto potrebbe tornare a una regolarità, seppur diversa, è una grande gioia. Anche perché lo scorso settembre la Mostra del Cinema di Venezia ha dimostrato che in sicurezza e se la situazione sanitaria lo permette, è possibile far vivere i festival in presenza, con tutti i cambiamenti del caso. Se nuovamente il periodo estivo favorirà una diminuzione dei casi Covid e il vaccino offrirà una vasta copertura d’immunità, sarà il periodo della ripartenza un po’ per tutti e in primis per il festival francese.

VERSO LA SELEZIONE DEL FESTIVAL DI CANNES

Il Festival di Cannes nel 2020 non si è svolto ma aveva lavorato alla sua selezione che ha annunciato, “marchiando” diversi film che sarebbero stati presentati lì in prima mondiale, tra questi The French Dispatchdi di Wes Anderson, Été 85di François Ozon, True Mothersdi Naomi Kawase, Lover’s Rockdi Steve McQueen, Mangrovedi Steve McQueen, Druk – Another Rounddi Thomas Vinterberg, Souldi Pete Docter (Pixar), Ammonitedi Francis Lee, Falling di Viggo Mortensen. Molti film che aspettavamo di leggere nell’elenco di Cannes dello scorso anno non sono stati annunciati e non hanno partecipato ad alcun altro festival, forse con la speranza non tanto delle sale riaperte ma proprio di potere essere presentati sulla croisette. Tra tutti l’italiano Tre piani di Nanni Moretti, autore e attore legatissimo al Festival di Cannes e che il festival a sua volta loda e celebra ogni volta che può.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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