Anticipazioni Torino Film Festival 37: alla ricerca di Frida nel cuore del Messico

Non solo arte contemporanea. Annunciati alcuni dei film che vedremo al Torino Film Festival (22 – 30 novembre 2019). Tra questi anche il documentario di Giovanni Troilo, Frida viva la vida. Un documentario che porta lo spettatore nel cuore delle Messico sulle tracce di una delle pittrici più amate

Prime anticipazioni che riguardano la 37esima edizione del Torino Film Festival, mentre in città è in svolgimento l’art week intorno alla fiera Artissima. In attesa della conferenza stampa tra i primi film rivelati ci sono: Lontano lontano film diretto da Gianni Di Gregorio con quella che dovrebbe essere l’ultima apparizione sul grande schermo di Ennio Fantastichini; Queen & Slim di Melina Matsoukas; The Good Liar di Bill Condon; Frida viva la vida di Giovanni Troilo. Il Torino Film Festival è l’appuntamento festivaliero italiano più atteso da tutti gli appassionati e critici. Il festival in cui i film hanno la precedenza su tutto e ognuno di essi viene letteralmente gustano indipendentemente dal genere o dall’orario o dal cast. Della 37esima edizione ha già incuriosito la scelta del Guest Director. Lo scorso anno è stato Pupi Avati, quest’anno tocca a Carlo Verdone, re della nostra comicità migliore. Il regista sarà a Torino nei giorni del festival e presenterà al pubblico “Cinque grandi emozioni”, la sezione da lui curata composta dai film: Ordet di Carl Theodor Dreyer, Buon compleanno Mr. Grape di Lasse Hallström, Divorzio all’italiana di Pietro Germi, Oltre il giardino di Hal Ashby, Viale del tramonto di Billy Wilder. Già da questo è il caso di dire, positivamente, “il Torino Film Festival non si smentisce mai”. 

ANTEPRIMA NAZIONALE PER FRIDA

La nostra attenzione è inevitabilmente rivolta al documentario Frida viva la vida diretto da Giovanni Troilo. Il film, presentato in prima nazionale nella sezione Festa Mobile, è un viaggio in sei capitoli alla ricerca di Frida, nel cuore del Messico, tra interviste, ricostruzioni, opere d’arte e documenti d’epoca conservati negli archivi del Museo Frida Kahlo normalmente non accessibili al pubblico, per raccontare il legame passionale della pittrice con la sua terra natale, quello con il dolore fisico che la tormentava e che sublimava nella pittura, il suo impegno femminista e la profonda influenza culturale che ha avuto, che va ben oltre il mondo dell’arte. La colonna sonora del documentario è firmata da Remo Anzovino e l’attrice e regista Asia Argento conduce lo spettatore alla scoperta della pittrice, attraverso le parole della stessa Frida. Frida viva la vida sarà nelle nostre sale dal 25 al 27 novembre. Si tratta di uno dei film d’arte più attesi di quest’anno, proprio perché dedicato a una donna diventata col tempo simbolo e ideale per tante altre donne. Portavoce di amore e dolore, tormento e identità. 

ARRIVA GIANNI AMELIO

Tra le altre anticipazioni del Torino Film Festival c’è la proiezione della versione restaurata de il ladro di bambini (1992) di Gianni Amelio. Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival, su questo film ha dichiarato: ”Il ladro di bambini, oltre a essere uno dei film più popolari e amati di Gianni Amelio, si colloca a un crocicchio ideale, tra gli anni tormentati di Colpire al cuore e Porte aperte e i grandi affreschi che riflettono sulla nostra Storia e la nostra cultura (anche contemporanee), Lamerica e Così ridevano. Il ladro di bambini è un raro “road movie” italiano, da nord a sud tra disastri e speranze, attraverso gli occhi di tre “ragazzi” di età diverse, a volte occhi ancora “vergini”, a volte occhi penosamente consapevoli. È del 1992, anno di tangentopoli: è un film libero, in cui si respira aria. E l’aria che ogni tanto allevia il dolore nei film dell’autore è un prezioso regalo ai suoi personaggi e al suo pubblico, Il pubblico del Torino Film Festival sarà felice di accogliere uno dei suoi precedenti direttori”. Gianni Amelio ha da poco preso parte ad Alice nella Città in cui ha presentato un altro suo film restaurato, mentre lì ha incontrato un pubblico di adolescenti a Torino si appresta a entrare nel vivo della sua filmografia più matura.

WAITITI IN APERTURA

La vera prima chicca del 37esimo Torino Film Festival è il film d’apertura, Jojo Rabbit di Taika Waititi. “Jojo Rabbit sta in perfetto equilibrio tra satira e dramma: rilegge una mostruosità della Storia con gli occhi di un bambino, ma senza piangersi addosso”, dichiara Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival. “Affonda colpi dolorosi ed emerge da situazioni drammatiche con irresistibile humor nero, mescola i Beatles alle parate naziste con una freschezza irridente. Fa ridere e fa pensare”. Si tratta del nuovo film del regista di Thor: Ragnarok e del mockumentary vampirico What We Do in the Shadows, con il quale proprio a Torino nel 2014 ha vinto il premio come Migliore Sceneggiatura. Jojo Rabbit è un film tratto dal romanzo Caging Skies di Christine Leunens, e si presenta come una satira acuta sul nazismo e sui suoi miti. La storia di un ragazzino di 10 anni che vive a Vienna con la mamma vedova durante gli ultimi anni del nazismo. Un bambino dolce e timido, che insieme al suo amico vuole diventare un perfetto giovane nazista. Il suo idolo è infatti Adolf Hitler. Nella parte di quest’ultimo troviamo lo stesso regista, mentre a vestire i panni del giovane protagonista c’è Roman Griffin Davis. Fanno parte del cast anche Scarlett Johansson e Sam Rockwell. Jojo Rabbit arriva in Italia dopo il passaggio al Toronto Film Festival, dove ha vinto il People’s Choice Award. Nei nostri cinema arriverà il 23 gennaio 2020 distribuito da 20th Century Fox Italia.

 – Margherita Bordino

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più